La Gazzetta dello Sport

Inter, Lukaku sprint per superare CR7

L’INTER E ROMELU: PIANO PER IL RECORD IL BELGA SALUTA IBRA E ORA PUNTA ANCHE CR7

- Di Stoppini

In cifre

Il nerazzurro ha 13 gare per fare 5 gol e sorpassare lo juventino

Via la paura

Rom uno dei più preoccupat­i dal virus: sui social si è esposto

Può diventare l’esordiente con più gol dell’ultimo decennio, superando pure Cristiano. Oggi compleanno ad Appiano Conte ha preparato per lui un programma personaliz­zato

Rom ha riacceso la camera iperbarica. Meno tapis roulant, per la gioia chi abita al piano inferiore al suo, in quel di City Life. E finalmente il campo, direzione record, per diventare l’attaccante che ha segnato di più degli ultimi dieci anni di Serie A oltre che più di tutti quelli in attività -, alla loro prima stagione in Italia. Lukaku da Oscar. Oscar come il fisioterap­ista personale spagnolo che lo segue come un’ombra, anche dove non arrivano Antonio Conte e il suo staff, per curare un fisico che più degli altri ha sofferto i due mesi di sosta forzata. Oscar come quello che gli ha consegnato l’Inter. Perché ti guardi intorno e vedi Ibrahimovi­c, il centravant­i del Milan dal futuro in dubbio. Oppure il “9” della Juve, Higuain, che respira aria di addio. Ma guardi pure in casa tua, con un Lautaro in direzione Barcellona, Sanchez in uscita, Esposito che sarà mandato in prestito. Ne resterà soltanto uno, come in Highlander.

Auguri ad Appiano

L’uno è Lukaku, che oggi festeggia il primo compleanno della sua vita nerazzurra. Auguri a distanza, stamattina ad Appiano, per un’altra seduta da 90 minuti. Auguri in scia CR7. Il portoghese, una stagione fa, la sua prima italiana, dopo 25 giornate (quelle giocate fin qui dall’Inter) aveva segnato 19 reti, due più del Lukaku edizione 2019-20. A fine torneo lo juventino sarebbe arrivato a 21. Ma non è stato lui il migliore dell’ultimo decennio di Serie A. Tra gli esordienti, il più bravo è stato Piatek, che ha toccato la vetta delle 22 reti. Il traguardo è lì, a portata di mano per Lukaku, al quale «basterebbe­ro» sei gol per scrivere un pezzo di storia recente del campionato nostrano. Nell’attesa, già oggi - aspettando la ripartenza - Rom ha messo in fila Ibrahimovi­c, Dzeko, Immobile, Quagliarel­la, ovvero il meglio del panorama attuale, ed eguagliato il cammino di Higuain. Merito della camera iperbarica, certo. Di Oscar, di Conte e un po’ pure di Lautaro. Ma è stato soprattutt­o lui ad essersi mangiato gran parte dello scetticism­o che lo accompagna­va, insieme al fantasma di Mauro Icardi.

Lunga sosta

Gli manca un pezzo di strada da fare, quei gol contro le grandi che restano il buco nero del suo

campionato, il vuoto da colmare, lo step da salire. Ragazzo triste, come quello che lasciò Torino la sera dell’8 marzo, con tanti pensieri per la testa e una preoccupaz­ione mal celata per il Covid-19. Preoccupaz­ione esplosa poi, tra una diretta instagram e l’altra: Romelu sui social non lo fermi mica, un po’ come quando in corsa punta un difensore, gestione del traffico non sempre semplice. E non è semplice neppure il lavoro di Conte in questa fase. Lukaku chiama i 100 kg o giù di lì: per lui il parcheggio è sempre lunga sosta, per rimettere in moto l’auto ci vuole tempo e spazio, settimane e non giorni.

In fondo basta riavvolger­e il nastro per trovare una conferma. Val la pena ricordare una partenza che a inizio stagione seppur nascosta dal numero di gol - non fu travolgent­e sul piano fisico. Non poteva esserlo, dopo un’estate passata a studiare il divorzio dal Manchester United. Oggi ci risiamo. La ripartenza di Lukaku non potrà mai essere semplice come quella di Sensi, ovviamente. Solo che l’Inter ha bisogno di uno sprint, il calendario sarà fitto, non c’è tempo di carburare, di far scaldare il motore. Subito a mille, forse di più degli altri, se è vero che la coppia con

Lautaro è stata l’arma vincente dell’Inter di Conte per buona parte della stagione. Ad Appiano Gentile conoscono il problema. Ed è naturale che, soprattutt­o da lunedì in poi, Lukaku avrà un piano personaliz­zato per gestire una massa muscolare imponente. Lo staff di Conte è abituato a stilare dei programmi diversi a seconda del giocatore, c’è sempre una parte di allenament­o che riguarda il singolo e non la squadra. Ad agosto Lukaku spesso fece doppie sedute per mettersi alla pari dei compagni. Stavolta non parte indietro, certo, ma il gap sarà inevitabil­e quando si scenderà in campo. E questo

gap Conte non vuole e non può permetters­elo. Ha bisogno di un Lukaku da record. E Romelu ha voglia di lasciarsi indietro la paura legata al coronaviru­s. Lui che si è mostrato tra i più scettici, nei discorsi pubblici sulla pandemia, ha l’ambizione di scrivere un finale diverso della sua prima avventura italiana. Se poi vincerà il master d’ambientame­nto, scrivendo una stagione col record, tanto meglio per l’Inter e per Conte, che su di lui ha scommesso più degli altri.

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Compleanno Romelu Lukaku compie oggi 27 anni. Con l’Inter ha firmato un contratto fino al giugno 2024

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