Perisic-Bayern: rinvio Il diritto è in scadenza, ma con il lockdown...
Il 15 maggio scade l’opzione fissata a 20 milioni: se ne riparlerà a giugno Icardi-Psg: il sì entro fine mese
uarant’otto ore alla prima importante scadenza per le casse nerazzurre. La data è cerchiata in rosso sul calendario, perché può incidere direttamente sulle strategie del mercato che verrà. Il 15 maggio è il giorno in cui scade il diritto di riscatto a favore del Bayern per l’ingaggio definitivo di Ivan Perisic, che equivale a un assegno da 20 milioni per l’Inter. Soldi freschi che permetterebbero al club nerazzurro di mettere a bilancio una nuova plusvalenza ma soprattutto di cominciare a mettere da parte il tesoretto da reinvestire per rinforzare la squadra. Il momento però è poco adatto alle scadenze, specialmente quando si tratta di pagare. La pandemia rischia di avere effetti devastanti anche per i club più solidi. E in più diventa difficile parlare adesso di riscatti quando ancora non si conosce bene il futuro: nel momento in cui Bayern e Inter avevano trovato l’accordo sul trasferimento, il 15 maggio sarebbe stata la data di vigilia dell’ultima giornata del campionato tedesco. Oggi è diventata invece la vigilia della ripartenza post Covid 19. E quello al momento sembra essere l’unico pensiero del club bavarese.
Decisione rimandata
Che poi è un po’ il paradosso di questa fase di stasi: con i campionati che scollineranno la data solita di fine stagione, cosa succederà con i prestiti, i riscatti e controriscatti? Probabile che qualcuno metterà ordine al più presto, ma intanto nessuna indicazione ufficiale è stata data. Inter e Bayern non si sentono da un po’, ma questo non significa che Perisic non verrà riscattato. è nato a Spalato (Croazia) il 2 febbraio 1989: in stagione col Bayern 22 presenze e 5 reti segnate
G«A qualcun altro manca questo?». Domanda retorica via social da parte di Eriksen, che ha rivelato così il suo desiderio di tornare al più presto in campo, pubblicando una foto di lui in azione... Considerando l’emergenza, i club sono d’accordo sul riaggiornarsi, tenendo per buoni i vecchi accordi ma svincolandosi dal limite del 15 maggio.
Icardi entro fine mese