LA JUVE SFOGLIA LA MARGHERITA: RABIOT-DOUGLAS-BERNA PER SEDURRE LO UNITED
Tre carte per il Manchester
Il francese è la priorità, Paratici ha tante contropartite Sarri per Paul è pronto a sacrificare pure il pupillo Costa
L’hashtag che impazza tra i tifosi bianconeri è sempre lo stesso: #Pogback. Fu usato dallo United quattro estati fa, quando il crestato più famoso del calcio lasciò la Juventus per tornare a Manchester, e adesso potrebbe tornare d’attualità in caso di percorso inverso. L’addio di Paul Pogba è una ferita aperta per tutto il popolo juventino. «Non esiste un altro come lui», sospiravano i dirigenti di casa Agnelli nei giorni dell’addio. Impossibile, però, dire no alla montagna di denaro (105 milioni di euro) versata dagli inglesi.
Il nome del francese torna di moda ogni estate, perché la Juventus da quando è andato via lui non ha mai colmato il gap a centrocampo. Fabio Paratici ha ribadito in una recente intervista a Sky che «è un grandissimo giocatore, ma farà fatica a trovare squadre che possano pagare il suo ingaggio». Il messaggio è chiaro: il Pogback è possibile solo con sostanzioso ritocco verso il basso dello stipendio, perché la Juventus non può permettersi i 14 milioni di euro netti a stagione (20 con i premi) che guadagna, ma questo non significa che il club bianconero abbia rinunciato all’idea.
I sacrificabili
Paratici ha detto anche che sarà un’estate di scambi, e proprio su questo sta lavorando per cercare di riportare a Torino il figliol prodigo. Anche per scongiurare il pericolo di un approdo dell’ex in casa nerazzurra:
nGEcco i tre giocatori che la Juventus potrebbe mettere sul piatto per riportare a Torino Paul Pogba: da sinistra a destra Federico Bernardeschi, 26 anni, esterno offensivo, acquistato nel 2017 dalla Fiorentina; Adrien Rabiot, 25, centrocampista francese, prima stagione in bianconero; Douglas Costa, 29, esterno offensivo brasiliano, è arrivato nell’estate 2017 dal Bayern
Pogba interessa all’Inter (Beppe Marotta lo portò in Italia insieme a Paratici e Antonio Conte lo lanciò in A) ma non ha un piano immediato. La Juve invece ha più di una chiave che potrebbe sbloccare tutto, ovvero giocatori sacrificabili e appetibili: Douglas Costa, Adrien Rabiot e Federico Bernardeschi.
La rinuncia di Sarri
A dare un’ulteriore spinta alla Juventus è stato il raffreddamento, registrato negli ultimi giorni dai giornali spagnoli, del Real Madrid. Con il club di Florentino Perez defilato, l’asta si sgonfia e i 70 milioni chiesti dai Red Devils per il Polpo potrebbero diventare meno. Qui entra in gioco Douglas Costa, funambolico esterno su cui Maurizio Sarri aveva puntato forte a inizio stagione, ma che non ha avuto la resa che ci aspettava. Dirigenza e tecnico erano d’accordo che avrebbero deciso il suo futuro dopo averlo valutato nella seconda parte di stagione. Il coronavirus però ha cambiato i piani, perché l’annata si potrebbe chiudere senza tornare in campo, perciò negli ultimi colloqui telefonici Sarri ha dato l’ok alla cessione del brasiliano, a patto che il suo sacrificio serva per arrivare al centrocampista che può garantire alla squadra il salto di qualità. Douglas è il pezzo pregiato dell’argenteria bianconera: pagato 46 milioni nell’estate 2017, a 29 anni è nel pieno della carriera. Allo United piace così come al City di Guardiola (che lo ha avuto al Bayern) e pure al Psg. Può diventare la pedina di scambio ideale per arrivare a Pogba.
Plusvalenza francese
L’alternativa è Rabiot, che dopo un solo anno di Juventus potrebbe sbarcare in Premier. Piace all’Everton di Carlo Ancelotti ma ai bianconeri po