Adrien torna a Torino, però il suo futuro resta un rebus
Il francese, insoddisfatto, ha ritardato il ritorno. Juve irritata, ma il caso rientra E oggi alla Continassa può rivedersi Sarri
Oggi Adrien Rabiot, imbronciato centrocampista della Signora, percorrerà l’autostrada sinuosa che dalla Riviera porta in Italia fino al Piemonte. Lascia la sua casa in Costa Azzurra, rientra a Torino, finalmente. Era il più vicino, ma è l’ultimo a tornare (Higuain a parte): non è certo un caso. La Juve era assai spazientita dal suo procrastinare, ma non aveva mai dato un ultimatum: c’era stato un richiamo alle armi per gli stranieri, ma non era stata comunicata una data limite viste le poche certezze sulla ripresa. Anche per questo, non sono previste multe o particolari tirate di orecchie. Eppure, il ritardo di Rabiot è sembrato stonato, soprattutto di fronte alla celerità dei compagni: perfino Cristiano si è precipitato in Italia per “bruciare” prima possibile i 14 giorni di quarantena. La Juve ha poi compreso di più la posizione di
Adrien Rabiot, 25 anni, centrocampista francese
Higuain, atteso a Torino venerdì: Pipita voleva stare vicino alla mamma malata e alla figlia Alma. Dietro alla scelta del francese, invece, motivazioni variegate: vanno dal tecnico (non mai ha trovato continuità) all’economico (era ed è tra i meno convinti del taglio degli stipendi). Dietro, neanche troppo nascosta, la manina di mamma Veronique, temutissima agente abituata a prove muscolari con i club.
Nessuno è contento
Matuidi sembra avergli tolto il posto. In ogni caso, questo ritorno a Torino, subito dopo i primi lampi di polemica, è un tentativo di gettare acqua sul fuoco. Come dire: Adrien ha fatto il duro, ma poi ha scelto di non esagerare. Ancora ieri, faceva trapelare la sua posizione: non avrebbe infranto alcuna regola ed è convinto di non aver pregiudicato il rapporto con Sarri, che oggi potrebbe pure riaffacciarsi al centro sportivo della Continassa. Di certo, però, non è iniziato nel migliore dei modi il rapporto aristocratico tra Adrien, detto il Duca, e la Juventus, nobildonna sabauda: entrambi si aspettavano qualcosa di diverso dall’altro. E, in sottofondo, si sentono ancora le sirene del mercato: non sarà un frettoloso ritorno a spegnerle. Tra l’altro, ai bianconeri non dispiacerebbe una robusta plusvalenza con un giocatore comprato a parametro 0. Molto, come sempre, è in mano alla madre: Veronique vede per il figliolo un futuro in Premier. Parla soprattutto con lo United e l’affare Pogba le viene in soccorso. Ma è in contatto pure con l’Everton, che già aveva bussato a gennaio e ha una carta in più: Ancelotti, mentore di Adrien al Psg, uno dei pochi tecnici capaci di valorizzare un talento grande e bizzoso.
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