HANNO DETTO
Luigi De Laurentiis critica Ghirelli per la promozione del Carpi: «Non voglio favori, ma così è inaccettabile» di
La forza della ragione, la pazienza di chi attende fiducioso le decisioni definitive, quelle del prossimo Consiglio Federale, soprattutto la voglia di giocarsi sul campo la promozione in Serie B. Bari è un bizzarro mix di sensazioni nei giorni in cui, pian piano, sta riaccendendo le luci dopo il buio pesto del Coronavirus. C’è anche tanta rabbia, contenuta ma persistente, dei tifosi baresi sui social. Con un uomo nel mirino della critica popolare: il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli (ex dirigente del Bari, all’epoca voluto da Antonio Matarrese) viene accusato in modo spiccio di parlare tanto, nonché di perorare una causa ingiusta quanto illogica, a proposito della media punti che innalzerebbe il merito sportivo e premierebbe il Carpi.
Fastidio
E’ molto giovane, Luigi De Laurentiis, il quarantenne presidente del Bari. Ma tutt’altro che irruente, istintivo, infuocato. Tutela gli interessi della sua società (sul piano legale ci pensa l’avvocato Mattia Grassani) con lo stile di chi non pretende rispetto, ma si affida ai fatti: «Provo fastidio più che rabbia – sostiene il figlio di Aurelio De Laurentiis - per la proposta di un criterio poco affine alla situazione imprevedibile che abbiamo dovuto affrontare, un criterio che non possiamo ritenere accettabile. In passato il principio (la media punti, ndr) era stato utilizzato per esigenze
molto diverse. Il calcio piuttosto deve saper dare risposte credibili, rispetto a tempi e situazioni». Eloquente il suo auspicio. Non tira in ballo la lunga storia del Bari, né altra roba. Sventola la legge del campo, la più sportiva. Sempre a condizione che ci sia il via libera delle istituzioni e la massima salvaguardia per la salute degli atleti: «Mi auguro che prevalga un principio fondante dello sport, il campo è giudice supremo. Lo diciamo da sempre: non vogliamo favori o sfruttare situazioni, vorremmo guadagnarci sul campo la promozione. I segnali sono tutti tesi alla ripresa, al ritorno in campo – aggiunge il presidente del Bari -. Lo ha più volte ribadito anche il presidente Gravina. La
Serie A ha ripreso gli allenamenti individuali e si lavora per il via a quelli collettivi. La salute sarà sempre al primo posto ma, come in ogni settore produttivo del Paese, si auspica una ripresa. Vengano ora stabiliti modi e tempi, noi ci saremo». Gli uomini di Vivarini finora si sono allenati individualmente a Bari, non vedono l’ora che scatti l’ok per il lavoro di gruppo.
Quanta fretta
Va in campo anche il sindaco di Bari Antonio Decaro, negli ultimi mesi attivissimo nella lotta al coronavirus: «Si trovi il modo di far ripartire anche le società di calcio. Se non si potrà ora, magari lo faremo più tardi. Non capisco davvero perché ci sia tutta questa fretta di decidere il destino della Serie C. C’è ancora tempo per completare il campionato, anche attraverso i playoff magari da giocare in una sede unica. Ma non si può proporre di bloccare tutto definitivamente, solo perché farebbe comodo ad alcuni club». Eugenio Fascetti, uno dei tecnici più vincenti della storia del Bari, segue a distanza le sorti del suo vecchio amore. Come al solito va al sodo: «La Serie B è già stata allargata in passato, in una situazione eccezionale. Perché non farlo anche adesso? Il Bari merita il balzo di categoria, anche con un ripescaggio».
Perché questa fretta? C’è ancora il tempo per completare il torneo, magari con i playoff
La B è stata allargata in passato, si può fare adesso. Il Bari merita il balzo di categoria
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Ex tecnico Bari
«Per noi l’unico merito sportivo è quello che esce dal campo. Ci auguriamo di poter disputare i playoff, nel rispetto dei protocolli sanitari e stiamo organizzandoci per riprendere gli allenamenti, da martedì, a Cavazzoli». Doriano Tosi, d.s. della Reggiana, non ha ancora sbollito la rabbia per l’esito dell’assemblea di Lega Pro e confida che il Consiglio Federale non accolga la proposta di assegnare la quarta promozione in B attraverso la media punti, che befferebbe i granata per un semplice millesimo, a vantaggio del Carpi. «Ho assistito ad assemblee di tutte le categorie, dalla A alla D, con l’introduzione del presidente e poi spazio al dibattito. Stavolta ha parlato quasi sempre Ghirelli e alle società non è rimasto altro da fare che votare senza potersi esprimere. Non è stata un’assemblea democratica, né corretta. Volevamo fare una dichiarazione di voto, Ghirelli ci ha detto di farla dopo le votazioni, ma se n’è dimenticato. Poi si è scusato».
«Almeno i playoff»
La Reggiana, assistita dall’avvocato Chiacchio, ha votato contro la promozione delle prime dei gironi. «Riteniamo di poter vincere il campionato, mancano 11 partite e abbiamo un distacco di 6 punti dal Vicenza, con lo scontro diretto in casa. Se non si potrà ripartire, almeno si facciano i playoff. Completi o ridotti, anche a luglio. Ci sono 10-12 società disposte a mettersi in regola. Oltre a noi, di sicuro Novara, Carrarese, Pontedera, Carpi, Padova, Bari, Ternana, Monopoli. E’ l’indicazione dell’Uefa e della Figc, di completare i campionati, anche con playoff ridotti. Il merito sportivo non può premiare chi ha giocato meno».
sDoriano Tosi, 67 anni, prima stagione a Reggio
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