Pajola: «Un anno di studio con Teodosic e Markovic»
Il 20enne che Djordjevic ha indicato come futuro della Virtus e dell’Italia: «Il coach mi ha caricato a mille»
è nato ad Ancona il 9 novembre 1999, play di 194 cm per 83 kg
Cresciuto nelle giovanili della Stamura Ancona, dal 2015 è alla Virtus Bologna, con cui ha conquistato la promozione in A nel 2017 e la Champions League 2019. Ha fatto parte di tutte le Nazionali giovanili fino all’Under 20
Ha giocato 20 partite in Serie A (media 12’, 3.4 punti, 1,5 assist) e 16 in Eurocup (12’, 3,4 punti, 2,3 assist) a Virtus Bologna che ha visto interrompere il suo sogno di scudetto dal Covid19 non ha comunque sprecato la sua stagione tra i rimpianti. Il lavoro e le visioni di coach Djordjevic e l’esempio di campioni come Teodosic e Markovic hanno fatto sbocciare un giovane italiano. Alessandro Pajola, 20 anni, si è guadagnato sul campo la fiducia del tecnico, dei due fuoriclasse serbi e del club che lo ha reclutato nel 2015 da Ancona, la città dove è nato e cresciuto. Pajola è un veterano di questa Virtus avendo già vissuto cinque stagioni in prima squadra. E nell’ultima è cresciuto tanto sotto l’aspetto fisico e mentale. Tra gli Under 22 della Serie A è quello che ha compiuto i progressi più vistosi.
3Pajola e il basket come si incontrano?
«Ho iniziato piccolissimo, avevo 3 anni, per seguire mio fratello maggiore nel minibasket della Stamura. In quel club ho fatto le giovanili fino all’Under 17 anche se io ero più piccolo di due anni».
3 Lei ha scelto la Virtus o viceversa?
3Quali sono i suoi modelli di giocatori? «Da ragazzino guardavo molto l’Eurolega e ammiravo Diamantidis, Spanoulis e Teodosic. E nella Nba il mio preferito era Nash». 3Si aspettava di avere tanto spazio in questa Virtus? «Mi sono sempre allenato forte per farmi trovare pronto e vedevo, lavorando tanto, che a quel livello ci potevo stare. Poi mi sono messo a studiare Teodosic e Markovic: da Milos ho cercato di apprendere furbizia e trucchi, da Stefan la durezza mentale». 3 Per voi giovani italiani è davvero difficile giocare in Serie A? «Le due qualità che occorrono per giocare a quel livello sono fisicità e affidabilità. La Nazionale Under 19 che ha vinto l’argento al Mondiale 2017 ha messo in mostra molti ragazzi, io ero tra loro, che hanno tutto sbocciare in A ma pochi ce l’hanno fatta. È stata un’occasione persa». 3 Djordjevic sulle colonne della Gazzetta l’ha investita come giocatore del futuro per la Virtus e la Nazionale spronandola a vincere da protagonista con entrambe. Commento? «Sasha mi ha caricato a mille. Mi auguro di ripagare la sua fiducia e aggiungo che, essendo un ragazzo un po’ all’antica, sono legato al culto delle bandiere. Mi piacerebbe diventare per la Virtus quello che Totti e Del Piero sono stati per la Roma e la Juventus». 3 Nella prossima stagione avrà tutti gli occhi addosso. Qual è il suo obiettivo per il 2021? «Non voglio guardare tanto avanti. Mi basta crescere allenamento dopo allenamento, partita dopo partita. Certamente ho il mio sogno: alzare un altro trofeo con la Virtus dopo la Champions dell’anno passato». sTEMPO DI LETTURA 3’21” Ala di Pesaro, 20 anni, 2.03: 21’ di media; 7,4 punti; 5,3 rimbalzi Ala di Trento, 22 anni, 2,08: 16’ di media; 5,5 punti; 1,8 rimbalzi Ala di Cantù, 22 anni, 1.97: 25’ di media; 7,7 punti; 4,5 rimbalzi