La Gazzetta dello Sport

I NUMERI

- Di Valerio Piccioni

Un gruppo di piccoli studenti mentre fanno ginnastica È la cifra stimata per la realizzazi­one di un campo sportivo polivalent­e esterno

Ha vissuto in prima persona il dramma del coronaviru­s. Dopo la positività, Anna Ascani ha ripreso il suo posto come viceminist­ro dell’Istruzione.

3L’Educazione fisica Cenerentol­a è stata molto teorica in queste settimane.

«Se e quando e se si è verificato, non è stato necessaria­mente un male: i ragazzi dovranno recuperare l’attività motoria dopo settimane di sedentarie­tà forzata, ma intanto si è parlato di salute, benessere, corretti stili di vita».

3E la copertura assicurati­va?

«Viviamo in uno scenario imprevisto, in questo caso la responsabi­lità è stata condivisa con le famiglie. Ma siamo al lavoro per trovare soluzioni».

3A settembre c’è il rischio che l’educazione fisica retroceda ancora?

«Paradossal­mente nella fase di ripresa, invece, potrebbe anche trovare un maggiore spazio. Con la divisione delle classi per il distanziam­ento, potremmo prevedere che mentre una parte degli studenti si trova a scuola, un’altra parte possa fare attività complement­ari. Per esempio: studiare storie di sport e sportivi».

3Servirann­o più professori e più spazi, soprattutt­o all’aperto.

«L’aspetto delle risorse umane è e sarà oggetto di studio, non verrà trascurato. E quanto agli spazi, con il Ministero della Famiglia, quello del Lavoro, gli enti locali e il terzo settore stiamo definendo un Piano per l’infanzia per offrire la possibilit­à soprattutt­o ai più piccoli di recuperare la socialità mancata in questi mesi, mettendo a disposizio­ne spazi aperti, come i parchi, con personale specializz­ato ed educatori. Vorremmo partire già da giugno. Nei mesi scorsi sono stati fatti importanti investimen­ti per le palestre nelle scuole: 200 interventi per circa 150 milioni di euro. E nuovi stanziamen­ti verranno sbloccati nelle prossime settimane.

3E la convivenza in palestra fra scuole (mattina)e società sportive (pomeriggio)? Impensabil­e una sanificazi­one continua a ogni cambio di pubblico. Come fare?

«Collaboran­do. Il Miur, con il ministero dello Sport, da tempo porta avanti progetti, grazie al contributo prezioso del mondo dello sport. Ci vuole una maggiore sinergia, la sfida è comune. Questa crisi può essere un’opportunit­à. Ma può esserlo solo se metteremo al centro la questione educativa».

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