TRATTATIVE SUL DECRETO ED È SCONTRO SULLE REGOLE PER SPIAGGE E RISTORANTI LE IMPRESE: «IMPOSSIBILI»
Dl Rilancio, braccio di ferro sulla regolarizzazione dei migranti Poi trovato «l’accordo politico». Oggi il Consiglio dei ministri Seconde case e visite agli amici: forse da lunedì il via libera
Sui nodi del decreto Rilancio, 1 nel governo si è discusso fino a tarda notte. Oggi l’ok dal Consiglio dei ministri.
Trattativa a oltranza per tentare di approvare il decreto Rilancio, dopo l’ennesimo rinvio di lunedì. Mancavano i fondi per garantire i bonus e gli aiuti previsti per famiglie e imprese, nel decreto da 55 miliardi. In particolare, la copertura relativa alla cassintegrazione. Poi c’era il nodo della regolarizzazione dei migranti che lavorano in nero nelle campagne, proposto dalla ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova. Il M5S aveva posto il veto sulla sanatoria penale per i datori di lavoro, che già ha fatto saltare l’accordo di lunedì, ma poi è arrivata la mediazione del premier Conte: «Trovato l’accordo». Nelle ultime ore è comparsa l’ipotesi di ricavi dalla dismissione del patrimonio immobiliare pubblico, in due anni.
Intanto, le Regioni si preparano 2 alle riaperture.
più cauta. Il governatore Attilio Fontana tra oggi o domani darà «una risposta su bar, negozi, ristoranti, estetisti e parrucchieri», ma attende indicazioni dal governo. Preme invece il Veneto: «La nostra idea, se ci saranno i presupposti sanitari, è aprire tutto da lunedì», comprese palestre e spiagge, dice il governatore Luca Zaia. L’Emilia Romagna è pronta dal 18 a riaprire anche le spiagge (con distanziamenti molto ampi), con negozi, bar, ristoranti, parrucchieri, estetisti, tatuatori e mercati. Da lunedì, pur con ingressi contingentati, si tornerà in banca senza appuntamento.
I nuovi positivi sono tornati 3 a salire. I prossimi giorni sono decisivi per verificare il trend complessivo.
Gli oltre 67.000 tamponi effettuati nelle ultime ore hanno rivelato 1.402 nuovi positivi, di nuovo in crescita dopo alcuni giorni sotto quota mille. Si tratterebbe però di positività dei giorni scorsi, in Lombardia, conteggiati solo ieri. Altri 172 morti (il totale sale a 30.911) ma anche altri 2.452 guariti (in tutto ora sono 109.039). Continuano
a diminuire i ricoverati in terapia intensiva: ora sono 952, 47 in meno (il 4 aprile, al picco, erano quasi 4.100). Resta sotto osservazione la Lombardia, dove i morti nelle ultime ore sono stati 62. I nuovi positivi sono 1.033 (lunedì erano 364), ma 409 sono dei giorni scorsi. E sono 136 gli infetti in più a Milano (51 in città). La Fase 2 passa da qui, dalla diffusione della malattia. Altrimenti si tornerebbe al lockdown.
Sarà un’estate di convivenza 4 con il coronavirus.
L’Istituto superiore di Sanità e l’Inail stanno approntando le linee guida per avvicinarci alla normalità, limitando al minimo i rischi. Uno dei documenti riguarda la ristorazione, con le direttive indispensabili. Almeno due metri di distanza tra i tavoli. E prenotare diventerà obbligatorio. Ogni cliente dovrà avere a disposizione 4 metri quadrati, quindi con un limite alle persone nei locali. Allo stesso tavolo, i commensali avranno una distanza sufficiente a evitare il rischio di droplet (le temute goccioline della saliva). Servizio sempre al tavolo, niente buffet. Con la riapertura di negozi, bar e ristoranti, prevista dal 18 maggio, potrebbe saltare l’obbligo di spostarsi solo per le visite ai congiunti. Il tal caso, sì agli incontri con amici e conoscenti. Si discute anche se consentire incontri tra amici al bar e al ristorante. Intanto sale la protesta. A Firenze, centinaia di ristoratori in piazza: «Siamo stanchi delle promesse del governo», ha detto il coordinatore, Naccari. E manifestazione sulla Scalinata di Trinità dei Monti a Roma, con centinaia di commercianti che, senza aiuti, minacciano di non riaprire dal 18.
Potremo andare al mare. 5
Ma sarà diverso. Ombrelloni a distanza di 5 metri. Si dovranno rispettare gli spazi assegnati. Due metri di distanza tra i lettini. Niente feste e giochi in spiaggia, si potrà nuotare e fare il bagno, ma non sostare sul bagnasciuga. Anche le spiagge li
La raccolta fondi «Un aiuto contro il coronavirus» di Gazzetta dello Sport, Corriere e La7 è destinata all’acquisto di attrezzature mediche di prima necessità: le sottoscrizioni hanno già raggiunto la quota di 3.012.903,96 euro.