Sorpasso-brivido, scudetto Lazio ricordi che impresa?
Oggi sono vent’anni dalla domenica in cui la Signora perse lo scudetto sotto la pioggia. Un mare di polemiche, ma quella Lazio era fortissima
Vent’anni da Lazio Reggina, la partita del secondo scudetto biancoceleste, e da Perugia-Juve, la partita della pioggia. 14 maggio 2000, la gara di Perugia inizia, viene interrotta per quasi un’ora e mezza a causa del diluvio, poi ricomincia e finisce. La Juve perde, la Lazio batte la Reggina all’Olimpico e vince lo scudetto con un sorpasso... in differita. Fotogrammi di una domenica pazzesca.
L’antefatto
7 maggio 2000, la domenica precedente. Al Delle Alpi la Juve sta vincendo per 1-0 contro il Parma quando al 90’, su corner, Fabio Cannavaro, allora difensore gialloblù, segna di testa l’1-1. L’arbitro De Santis di Tivoli annulla però la rete e nessuno capisce perché. «Fallo di confusione», spiega qualche moviolista, ma nell’azione non si percepisce confusione alcuna. Sergio Cragnotti, proprietario della Lazio, rivale della Juve nella corsa scudetto, si infuria: «È venuta a mancare ancora la lealtà, ci faremo sentire nelle sedi opportune, bisognerà lavorare in Lega e in Federazione». La Lazio ha vinto a Bologna, ma è rimasta due punti sotto i bianconeri. «Scudetto al veleno», titola la Gazzetta. Nel 2006 Massimo De Santis sarà uno degli arbitri al centro di Calciopoli.
Lo scenario
Il presidente della Federazione è Luciano Nizzola ed è percepito come un amico di Luciano Moggi, d.g. della Juve. «Ho lavorato con lui al Torino – avverte Nizzola -, ma non permetterò mai a nessuno di fare illazioni». Il presidente della Lega è Franco Carraro, uomo di potere e di relazioni. Massimo Cragnotti è sostenuto dalla Banca di Roma di Cesare Geronzi: i due passeranno grossi guai giudiziari per il fallimento della Cirio. Il Perugia è salvo, però Luciano Gaucci esige che la squadra chiuda bene la stagione. In caso di figuracce, tournée punitiva in Cina. L’anno prima aveva mandato tutti in Giappone, qualcuno dice per castigare il gruppo dopo la sconfitta con il Milan, sempre all’ultima giornata, partita che consegnò lo scudetto ai rossoneri e che negò alla Lazio la possibilità di un sorpasso. In realtà la tournée era stata programmata per Nakata. Un anno dopo lo scenario è identico, di nuovo la Lazio che dipende dal Perugia e di nuovo Gaucci che ci tiene. I designatori arbitrali sono Paolo
Bergamo e Pierluigi Pairetto. Il venerdì a Coverciano vengono sorteggiati gli arbitri, con il sistema delle griglie. I bussolotti assegnano Perugia-Juve a Pierluigi Collina, considerato il migliore e con reputazione di duro sopra le parti. Bergamo e Pairetto, e le loro estrazioni arbitrali, finiranno dentro Calciopoli, scandalo da cui uscirà indenne Collina. Si troverà traccia della sua amicizia con l’addetto agli arbitri del Milan e di un presunto incontro segreto con Galliani, ma nulla di penalmente rilevante.
Le due partite
Calcio d’inizio alle 15. La Lazio a Roma chiude il primo tempo sul 2-0, grazie a due rigori, di Simone Inzaghi e Veron. Nella ripresa Simeone rifinirà il risultato: 3-0. A Perugia piove: goccioline, gocce, goccioloni, diluvio. Collina chiude i primi 45 minuti ma l’intervallo non basta, il campo è impraticabile. L’arbitro esce più volte con i capitani,
Conte della Juve e Olive del Perugia, due pugliesi uniti da un destino pluviale: l’arbitro tenta di far rimbalzare il pallone, però la palla si inchioda. La Juve chiede il rinvio. Collina prende tempo e parla al telefono: con chi? Non si sa. La pioggia diminuisce, il cielo si schiarisce. A Roma l’arbitro Borriello aspetta 19 minuti, poi fa ripartire LazioReggina e pazienza per la contemporaneità. Collina al Curi decreta l’inizio della ripresa alle 17.13. Calori segna il gol dell’1-0, Zambrotta entra e viene espulso per due gialli in pochi minuti, la Juve è colta da frenesia. Il campo è una piscina, tante partite sono state rinviate per molto meno. Lazio-Reggina si conclude con largo anticipo rispetto al Curi e i laziali si “appendono” a radio e tv. Al triplice fischio di Collina, Lazio 72 punti e Juve 71. Sorpasso, Lazio campione d’Italia. Moggi si autocommisera un po’: «Sono stato insultato per giorni... Eccoli qui, i miei poteri straordinari.
Vigilia agitata
Cragnotti furioso per il gol negato al Parma contro la Signora
Con i bussolotti
Il sorteggio affida a Collina la gara del Curi. Poi il diluvio...