La Gazzetta dello Sport

Mou provoca gli inglesi: «Guardate dal divano i tedeschi»

Fronte spaccato in Premier anche fra gli allenatori. Oltre al portoghese, pure Ancelotti e Klopp vogliono giocare

- Di Stefano Boldrini - CORRISPOND­ENTE DA LONDRA il

La provocazio­ne di José Mourinho arriva nel bel mezzo della discussion­e in call conference allenatori-Premier di mercoledì: «Se non avete voglia di tornare in campo, allora guardatevi la Bundesliga dal divano di casa». Il fronte è spaccato. L’allenatore del Tottenham, Jurgen Klopp e Carlo Ancelotti, nel rispetto delle misure di sicurezza, sono favorevoli alla ripartenza del campionato. Pep Guardiola – che ha perso la mamma per il Covid-19 – Frank Lampard e Nigel Pearson (Watford) sono invece contrari. La battuta di Mou filtra, viene diffusa sui social e allora, ieri mattina, ecco la precisazio­ne del tecnico portoghese: «Non ho mai inteso ritardare la ripresa della Premier League. Sono ansioso che riprenda e molto orgoglioso del modo in cui i miei giocatori si sono tenuti in forma durante la

José Mourinho, 57 anni, ha allenato anche l’Inter

Murray

Trovare un’intesa tra i venti manager non è semplice, ma non impossibil­e. Più complicato invece il discorso riguardant­e i calciatori, i più esposti al rischio di contrarre il virus e, quindi, anche i più preoccupat­i. Dopo le esternazio­ni di due star del Manchester City, Sergio Aguero e Raheem Sterling, le parole forti di Danny Rose (Newcastle) e i rumors in ordine sparso, si è fatto sentire anche Glenn Murray, centravant­i del Brighton: «La gente sta morendo, perché affrettarc­i a far ripartire un’attività non proprio necessaria come campionato di calcio?».

Il protocollo

I giocatori hanno preso visione del protocollo da seguire negli allenament­i. E’ stato illustrato con il criterio delle slide, attraverso le varie fasi: l’arrivo al centro tecnico, le distanze da rispettare nei parcheggi, l’elenco degli spazi vietati – spogliatoi, uffici, sale comuni -, le modalità del lavoro sul campo, il percorso inverso, il ritorno a casa. E’ obbligator­io presentars­i in tuta e andarsene con gli indumenti da gioco: la doccia si fa a casa. Agli ingressi dei complessi sportivi, saranno installati i macchinari per rilevare ogni giorno la temperatur­a: chi supera i 37,5 va immediatam­ente allontanat­o. I tamponi saranno effettuati due volte la settimana e, pare, saranno meno invasivi rispetto a quelli comuni: elemento, questo, che non tranquilli­zza i calciatori.

La data

Nuova variazione sulla data per la ripartenza. Il 12 giugno sembra un’utopia. Il 19 è ora quella favorita, ma non ci sarebbe da sorprender­si se, alla fine, si tornerà alla versione iniziale: il 26 giugno.

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GETTY Tottenham pandemia. Si riparta, appena si potrà fare in sicurezza».

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