La Gazzetta dello Sport

Barzagli lascia lo staff tecnico «Una scelta molto sofferta»

L’ex difensore: «Sento l’esigenza di stare vicino alla mia famiglia»

- Di Matteo Pierelli

Era entrato nello staff di Maurizio Sarri a fine settembre, per dare consigli preziosi a una fase difensiva meno solida rispetto ai soliti standard, ma anche per fare da collante tra il glorioso passato e il futuro. Ora, invece, Andrea Barzagli ha deciso di lasciare l’incarico, ancora prima che la stagione finisca: alla Continassa, per il momento, non lo si vedrà più. Troppo forte il richiamo della famiglia: l’aver passato il lockdown con la moglie e i due figli lo ha fatto riflettere. Al momento, preferisce rimanere più a stretto contatto con i suoi cari a Firenze, dopo aver passato tanti anni lontano da casa.

Le sue parole

Una scelta comunque non facile, come ha confermato lo stesso Barzagli: «Ho deciso di fare una scelta di vita – ha spiegato l’ex difensore - e di cuore. Non per questo non sofferta. Ma sentivo l’esigenza di vivere maggiormen­te la mia famiglia che ha sempre appoggiato le mie scelte. Ho deciso di privilegia­re, oggi, una famiglia a dispetto di un’altra, la Juve, a cui sarò sempre legato

Andrea Barzagli, 39 anni, assieme a Maurizio Sarri alla Continassa lo scorso inverno

Muro

Arrivato in bianconero nel gennaio 2011 per soli 300.000 euro, Barzagli, campione del mondo 2006, è stato una delle colonne della BBC assieme a Bonucci e Chiellini con cui condivide un record: sono gli unici due ad aver vinto 8 scudetti di fila. Lo scorso anno, di questi tempi, Barzagli si era ritirato dal calcio giocato. Poi ha seguito il corso da allenatore a Coverciano, prima di tornare alla Continassa, soprattutt­o per dare una mano a De Ligt, alle prese con i complicati meccanismi del calcio italiano. Ora il rientro in famiglia: per la panchina c’è tempo.

sTEMPO DI LETTURA 1’48”

 ??  ?? Al lavoro ed eternament­e grato». Poi i ringraziam­enti a «Presidente, mister, Fabio e Pavel», ma anche «ai compagni, i tifosi, i profession­isti che lavorano per rendere la Juve ciò che è».
Al lavoro ed eternament­e grato». Poi i ringraziam­enti a «Presidente, mister, Fabio e Pavel», ma anche «ai compagni, i tifosi, i profession­isti che lavorano per rendere la Juve ciò che è».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy