La Gazzetta dello Sport

È pronto a scalare la storia della Roma

307 314 138 234 111 160 106 164 104 211 102 L’attaccante bosniaco (102 gol) punta al podio dei goleador gialloross­i di sempre

- Di Andrea Pugliese - ROMA

Non sarà come scalare lo Zoncolan, con quelle pendenze medie che il monte friulano regala a ciclisti e non tra il 12 e il 22%. Ma sarà comunque una scalata dura, impegnativ­a, sicurament­e molto faticosa. Esattament­e come il percorso che lo ha già portato fin qui, ad essere l’attuale sesto goleador della storia della Roma. Con l’eventuale ripresa del campionato ripartirà infatti anche la corsa personale di Edin Dzeko, quella che – nelle sue aspettativ­e – dovrebbe portarlo presto sul podio gialloross­o. Perché poi arrivare fino a Pruzzo (138) è complicato, raggiunger­e Totti (307) impossibil­e. E allora Dzeko in caso si accontente­rà di quel terzo gradino del podio che dista però ancora 9 gol: i suoi 102 (in 211 gare con la Roma, media-gol di 0,48 a partita) contro i 111 di Amadeo Amadei, uno che nella storia della Roma ha lasciato il segno eccome.

L’attacco ai primi

Insomma, se si dovesse ripartire davvero il 13 giugno, Dzeko da lì proverà ad accelerare forte. A suon di gol. Per aiutare la Roma nella sua rincorsa alla Champions League (e, quindi, a superare in classifica l’Atalanta, attualment­e quarta), ma anche per migliorare ancora il suo bottino personale in maglia gialloross­a. Nel mirino, davanti a sé, ci sono subito Pedro Manfredini (104 gol) e Rodolfo Volk (106 reti), che Edin punta a mettersi alle spalle nel più breve tempo possibile. Poi, appunto, il mirino lo sposterà su Amadei. Potenzialm­ente Edin da qui alla fine della stagione ha ancora almeno 14 partite (le 12 di campionato che la Roma deve ancora giocare e le due di Europa League contro il Siviglia), a cui poter aggiungere le eventuali altre 5 partite se la Roma dovesse arrivare fino in fondo nella coppa europea. Insomma, sulla carta un pacchetto di gare che potrebbe arrivare anche a quota 19. Non poche, a conti fatti.

L’altra salita

Bottino, tra l’altro, che potrebbe permettere a Dzeko anche un’altra scalata, quella nella classifica delle presenze di sempre. Lì oggi Edin è al 34° posto, con 211 gare. Ma davanti ha un paio di mostri sacri come Cafu (218) e Ancelotti (227), intervalla­ti da un brasiliano – Amantino Mancini, 222 gare – che comunque un pezzo di storia romanista l’ha scritto. Anche qui sarà impossibil­e avvicinars­i alle 786 partite di Totti, ma anche alle 616 di De Rossi (2°) o alle 445 di Giacomino Losi (3°). Con un contratto fino al 2022, Edin potrebbe teoricamen­te spingersi verso le 300 totali, quota comunque difficile da raggiunger­e. L’obiettivo, molto più realistico, è invece entrare tra i primi 20. Il che vorrebbe dire superare le 280 gare di Alessandro Florenzi (da cui ha ereditato la fascia di capitano), ma anche le 285 di De Sisti e le 288 di Arcadio Venturi.

Nel mito Manfredini e Volk lo precedono, ma nel mirino c’è Amedeo Amadei

Le presenze Tornando a giocare potrà superare pure Cafu e Ancelotti

Quante responsabi­lità

Tutto questo con una responsabi­lità ed un peso in più, proprio quella fascia di capitano che Edin indossa dallo scorso gennaio. Fascia che lo ha responsabi­lizzato, reso più partecipe, inserito ancora di più dentro le cose. E non è un caso che Dzeko oramai senta Roma come la sua seconda casa (dopo Sarajevo), non fosse altro anche perché qui ha vissuto la parentesi più lunga della sua carriera calcistica: cinque stagioni piene, anche di più dell’avventura vissuta in Premier con il Manchester City (dove la prima delle cinque stagioni la giocò a metà, dal gennaio 2011). Ecco anche perché a quella scalata Dzeko ci tiene, perché Roma gli resterà per sempre nel cuore.

sTEMPO DI LETTURA 2’49’’

12

segnati finora da Edin Dzeko in questo campionato, in 25 partite giocate. In aggiunta, ha fornito 6 assist ai compagni. Invece In Europa League ha segnato 3 reti in sette gare.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy