I Giochi di Tokyo a porte chiuse? Bach: «Per ora nulla è escluso»
Per la prima volta il n. 1 del Cio ne ha parlato, nel primo Esecutivo dopo il rinvio: «Nessuno sa come sarà il mondo tra più di un anno»
«L’Olimpiade di Tokyo senza pubblico, a porte chiuse? Al via del 23 luglio mancano un anno e due mesi, dipenderà da quel che accadrà nel prossimo futuro con la pandemia di coronavirus: sarebbe prematuro arrivare ora a simili conclusioni. Le incertezze restano tante, nessuno sa come sarà il mondo domani. Di certo c’è che la rassegna si disputerà in Giappone: speculazioni di altro genere sono in questo momento inopportune». Così, con sano realismo, si è espresso ieri pomeriggio Thomas Bach, presidente del Cio, nel corso di una teleconferenza con circa 300 giornalisti, successiva alla prima riunione del proprio Esecutivo dopo il posticipo di Tokyo 2020 al prossimo anno per gli effetti del Covid-19. «Il nostro obiettivo primario - ha specificato il dirigente tedesco - è un’edizione dei Giochi in piena sicurezza per tutti. La task force che abbiamo creato ad hoc, in accordo con l’Organizzazione mondiale della sanità, con cui sabato (domani, ndr), a Ginevra, firmeremo il rinnovo dell’accordo di collaborazione, sta già lavorando a pieno ritmo, a partire da impianti-gara e Villaggio Atleti. Non è poca cosa, perché occorre farlo cercando di ridurre al massimo l’impatto causato dallo slittamento. Soprattutto in termini economici e di sostenibilità».
Giochi essenziali
I costi extra? Abbiamo definito un piano di aiuti da 740 milioni
Così, nel giorno in cui il primo ministro giapponese Shinzo Abe annuncia la fine dello stato d’emergenza in 39 delle 47 prefetture, ma non in quella di Tokyo (i decessi in tutto il Paese sono sin qui stati 687), Bach può annunciare il piano di interventi definito a supporto delle spese extra dovute al rinvio. Le stime complessive parlano di 2,8 miliardi di euro. «L’Esecutivo ha spiegato - ha approvato un budget di 740 milioni: 600 per i costi direttamente legati all’organizzazione dei Giochi, 140 a favore delle attività delle federazioni internazionali e dei comitati