La Gazzetta dello Sport

Wilson, chi è costui L’australian­o con i baffi mette in fila i grandi

Il 15 maggio 1982 a Cortona sono attesi Moser o Saronni, Fignon o Hinault: ma un 21enne venuto dall’altro mondo conosce la gloria

- Di Andrea Schianchi

L’imprevisto sovverte la logica, è un punto messo a caso in mezzo a una storia e così la cambia, la distorce, forse la rende migliore o forse peggiore. Comunque sia, dopo quel punto, dopo quell’imprevisto, nulla è più come prima. Il Giro, di momenti sorprenden­ti e inattesi, di attimi in cui il racconto prende una strada diversa e pedala per conto suo, ne ha vissuti parecchi. Ad esempio nel 1982, sul traguardo di Cortona, sabato 15 maggio. Tutti aspettano i califfi dello sprint o i gran signori della classifica, Saronni, Moser o Hinault. E invece... Il guizzo decisivo è di un ragazzo australian­o di 21 anni, un certo Michael Wilson, che brucia Laurent Fignon al quale, però, come consolazio­ne va la maglia rosa. Hinault, nel vedere questo connaziona­le indossare il simbolo del comando, è nero di rabbia: non sopporta che qualcuno, per di più un giovane, possa fargli ombra. E, come reazione, non si ferma di fronte ai taccuini dei cronisti che lo incalzano. L’imprevisto lo ha tramortito, lui che è un devoto della logica e della forza come supreme virtù dell’uomo: questa volta deve accettare che il destino abbia scritto una pagina diversa da come se l’era immaginata, avrà altre occasioni a cominciare dalla cronometro di Perugia, il giorno successivo.

Occhialini

Mentre Fignon si gode il primato, e con quegli occhialini da intellettu­ale sembra appena uscito da un convegno sullo struttural­ismo e non da una volata al Giro d’Italia, c’è Michael Wilson che posa per i fotografi. E i giornalist­i vanno a caccia di notizie perché di lui non si conosce proprio nulla. Ha baffi scuri e severi che ne invecchian­o l’immagine. E una gran voglia di parlare: è il suo giorno, il giorno della gloria che non ritornerà mai più, perché quando gli capiterà ancora di mettere in fila gente come Saronni, Hinault e Moser? L’imprevisto è un attimo: andrebbe sorseggiat­o con lentezza come si fa con i buoni vini per non perdere nemmeno una sfumatura del suo sapore. Wilson è il primo corridore dell’emisfero australe che trionfa in una tappa del Giro, e questo è un record da conservare nella memoria. Il ragazzo vorrebbe raccontare di come ha cominciato a correre, chi sono i suoi idoli e quali sono i suoi obiettivi, ma i giornalist­i, che cercano soltanto qualche nota di colore per arricchire i loro servizi, hanno fretta, scarabocch­iano qualche appunto, salutano e se ne vanno. La gloria è un tempo breve: domani chi si ricorderà più di questo australian­o?

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9-31 maggio GAZZETTA.IT: SONDAGGIO CASSANI VOTA CICCONE Tutti i giorni #ComunqueGi­ro vive sul nostro sito. Non perdete il sondaggio sulla tappa: chi vincerà? Ecco il pronostico del c.t. azzurro Davide Cassani che nel 1982, da neoprofess­ionista, si piazzò terzo nell’11ª tappa del Giro sullo stesso traguardo

1. Ciccone 2. Ulissi 3. S. Yates (Gb) 4. Evenepoel (Bel) 5. Carapaz (Ecu)

Voi chi scegliete?

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Sorpresa Michael Wilson, 21 anni, sul traguardo di Cortona al Giro 1982 beffa Laurent Fignon: poi vinse una tappa alla Vuelta 1983 e il Matteotti 1984

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