Silvia, l’appello alla pace sui social «Non arrabbiatevi per difendermi» Trump a muso duro «È colpa della Cina Non parlo con Xi» Gli esperti della Ue «Per il vaccino servirà un anno» Lezioni a distanza Donati mille tablet agli studenti poveri
Rompe il silenzio con un messaggio su Facebook: «Chiedo di non arrabbiarvi per difendermi, il peggio per me è passato, godiamoci questo momento insieme». Silvia Romano, la 24enne cooperante milanese rapita in Kenya nel 2018 e liberata sabato scorso dopo un anno e mezzo di prigionia, ha usato i social per ribattere ad accuse e polemiche. «Sono felice perché ho ritrovato i miei cari» e «tutti voi, pronti ad abbracciarmi. Io ho sempre seguito il cuore e quello non
Gtradirà mai». «Non vedevo l’ora di scendere da quell’aereo perché per me contava solo riabbracciare le persone più importanti della mia vita» e questo «nonostante il mio vestito». Intanto, vanno avanti le indagini della procura di Milano sulle minacce social (anche sulle ultime) e sui cocci di bottiglia ritrovati sulla finestra di casa Romano. Tanti fiori e cartelli sul portone al Casoretto, tanto da spingere la madre a rifiutarli: «Basta fiori, qui non ci sono morti».
La cooperante milanese Silvia Romano ha 24 anni
Il presidente Usa, Donald Trump, non vuole parlare con l’omologo cinese, Xi Jinping, e ipotizza una rottura con la Cina in risposta al «peggior attacco che l’America abbia mai subìto», con un «virus creato o manipolato il laboratorio» che «molto probabilmente», ha tenuto a precisare, «gli è sfuggito di mano». Intanto negli Stati Uniti i casi di Covid sono stati 1,4 milioni e 85 mila i decessi. Le domande di sussidio di disoccupazione sono cresciute ancora: 2,9 milioni la scorsa settimana, raggiungendo la cifra monstre di 36 milioni. Grave anche la situazione in Brasile, ora il sesto Paese più colpito al mondo.
GSecondo l’Oms, il Covid potrebbe non scomparire mai
Mentre, secondo la Johns Hopkins University, i morti nel mondo sono 300.074 (con 4,4 milioni di casi), l’Agenzia europea del farmaco valuta «ottimistico» che un vaccino contro il coronavirus possa essere pronto in un anno, per l’inizio o metà del 2021.
GCon le scuole chiuse a causa dell’emergenza sanitaria, è sempre più la didattica a distanza a permettere l’insegnamento tradizionale. Generali Italia - insieme a WeSchool - ha quindi donato mille tablet per garantire ai bambini delle famiglie più in difficoltà lo svolgimento delle lezioni a distanza. Ho-mobile fornisce le sim mentre m-dis Distribuzione garantisce il servizio che, in circa 2000 edicole, permette di attivare la sim. Prevista anche la formazione via web e la fruizione di contenuti digitali per garantire le lezioni a distanza, nelle scuole primarie e nei Centri
Ora di Futuro.
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