Sarri lancia la Juve senza centravanti Barzagli lascia lo staff
DYBALA FALSO 9 E L’INSAZIABILITÀ DI CR7 JUVENTUS, SCATTA LA FASE 2 DI MAURIZIO
La mascherina al posto del cappellino e la cosa non ha niente a che vedere con il Carnevale, anche perché siamo abbondantemente fuori periodo. Il primo scatto della Fase 2 di Maurizio Sarri è con le braccia dietro alla schiena e lo sguardo, anche se mezzo nascosto dalla protezione, carico di concentrazione. Il tecnico della Juventus ieri è tornato alla Continassa per la prima volta dopo oltre due mesi dall’ultimo allenamento. Era l’11 marzo, quando in serata venne resa nota la positività di
Daniele Rugani, il primo calciatore contagiato della Serie A, che bloccò la Juventus e tutto il carrozzone dell’italico pallone. Sarri si è presentato alla Continassa poco prima delle dieci, quando i dodici giocatori che hanno ripreso le sedute individuali (Buffon, Pinsoglio, Bonucci, Chiellini, Bentancur, Cuadrado, Rugani, De Sciglio, Pjanic, Ramsey, Bernardeschi e Dybala) erano già tutti dentro. Ad attenderlo c’erano anche i suoi collaboratori e il vicepresidente Pavel Nedved. Ci sono immagini dell’ingresso ma non dell’uscita dal centro, facile che abbia scelto di fermarsi a dormire al J Hotel per cominciare a disegnare la Juventus che dovrà difendere il primato dagli assalti di Lazio e Inter, per conquistare il nono scudetto di fila. Una Juventus differente, che rischia di essere condizionata da ritardi e quarantene. E che potrebbe ripartire senza centravanti, con Cristiano Ronaldo e Dybala al centro del progetto.
Incognita Pipita
Meno centimetri e forza fisica, più tecnica e imprevedibilità: è questa l’idea che ha in testa Sarri per il finale di stagione, ammesso che si riesca a tornare in campo a metà giugno, come auspica la Lega. Considerando il 13 giugno come data teorica per la ripartenza, le squadre avranno meno di un mese dalla ripresa degli allenamenti collettivi all’inizio delle gare. Sarri lunedì potrà dirigere la prima seduta di squadra, ma non avrà il gruppo al completo: ai dodici giocatori già menzionati si aggiungerà Cristiano Ronaldo, il primo a rientrare in Italia e l’unico che terminerà in tempo la quarantena per chi torna dall’estero. Gli altri s’aggiungeranno mano a mano, in base alla data del rientro in Italia. Proprio per questo la Juventus ha allertato alcuni giocatori dell’Under 23 (Loria, Coccolo, Muratore, Olivieri, Zanimacchia, Portanova e Vrioni) che hanno già ripreso ad allenarsi individualmente a Vinovo e verranno aggregati alla prima squadra. Di certo il penultimo sarà Rabiot, che è in isolamento da mercoledì, e l’ultimo Gonzalo Higuain, partito ieri dall’Argentina con un volo privato (e con diversi scali da fare) e in arrivo oggi a Torino. Significa che l’argentino potrà ricominciare a calciare un pallone sui campi del J Center a fine maggio, ovvero quando mancheranno meno di due settimane al fatidico giorno x, quello della ripartenza del campionato.
Rieccolo
Sarri ha già messo in conto tutto quanto e con i suoi collaboratori ha già studiato un piano alternativo. Non sa come ritroverà Higuain, fisicamente (come e quanto si è allenato) e mentalmente (provato dalla malattia della madre e dalla lontananza dalla figlia, oltre che dal timore del Covid-19), non sa se in due settimane riuscirà a mettersi in pari con gli altri e non avendo un’alternativa di ruolo (il Pipita è l’unico centravanti) ha rispolverato la vecchia cara idea di Dybala falso nove. Paulo l’ha già fatto con Sarri, ma l’esperimento non ha convinto il tecnico più che altro per le difficoltà del centrocampo. Il 10 bianconero, che nonostante il Covid (contratto il 21 marzo) dal 9 ha ripreso senza problemi le sedute alla Continassa, tende a svuotare l’area e ad arretrare, aprendo spazi che le mezzali dovrebbero riempire. Ecco perché il rientro di Khedira, il professore degli inserimenti, può essere prezioso, l’unico che garantisce quella tipologia di movimenti.
Tridente DDR
Quanto al terzo uomo che completerà il tridente fantasia, il principale indiziato è Douglas Costa, uno dei preferiti di Sarri che però quest’anno non ha ancora dato il contributo che ci si aspettava. Anche sul brasiliano pesa l’incognita quarantena, però tornerà con il gruppo a metà della prossima settimana e ci sarà più tempo per valutare le sue condizioni. Inoltre le alternative sulle corsie laterali non mancano: a destra possono giocare anche Cuadrado e Bernardeschi, che lavorano al J Center già da due settimane. L’importante, per Sarri, è poter ricominciare.
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