Debiti pesanti e due dimissioni La città si ribella: «Pagherete tutto»
L’addio di Scuderi e Di Natale, dirigenti soltanto da due mesi Biagianti: «Non arrendiamoci»
Liberi tutti. O forse tutti dentro la crisi. Dipende dai punti di vista e dagli sviluppi degli eventi. Ieri il Catania ha vissuto un altro giorno cupo culminato con le dimissioni del vice presidente Ignazio Scuderi e dell’amministratore delegato Giuseppe Di Natale. Oggi arriverà l’ufficialità, ma dopo il provvedimento della Procura etnea che ha fissato il 25 maggio un’udienza durante la quale chiederà la formazione di un nuovo Cda, ecco la decisione dei dirigenti subentrati da due mesi.
Troppi debiti
L’aumento del debito fino a 15 milioni di euro è un punto nodale da discutere, così come il futuro della società che è stata posta in vendita. L’unica richiesta è quella del comitato etneo rappresentato da Fabio Pagliara (segretario generale Fidal) e Maurizio Pellegrino, ex tecnico rossazzurro. Sulla storia dello «zio d’America» che aveva inviato alla società una manifestazione d’interessi rivelatasi un bluff adesso indaga la Procura etnea, nucleo criminalità economica.
Tifosi in piazza
Ieri mattina, nella bellissima e soleggiata cornice del centro storico cittadino, i tifosi organizzati hanno manifestato pacificamente mostrando striscioni di protesta: «Pagherete tutti, pagherete tutto. Salvate il Catania». Un grido di rabbia della curva Nord che è riecheggiato sui social e in breve ha fatto il giro del mondo, visto che sono arrivati anche commenti da parte di sostenitori che vivono in altri continenti. Tra i giocatori il capitano rossazzurro Marco Biagianti sulla sua pagina social ha postato un lungo messaggio nel quale tra l’altro c’è scritto: «Si dorme male, si pensa tanto, ce la faremo? Lo stomaco è teso, Il cuore batte forte. Certi amori non possono finire. Non è il momento di arrendersi».
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