La Gazzetta dello Sport

Inzaghi fino al 2023 La Lazio ha il suo Ferguson

LA RIVALE DEI BIANCONERI PER LO SCUDETTO ALLUNGA IL CONTRATTO CON IL TECNICO

- Di Cieri

Il contratto è pronto. Mancano solo le firme, che dovrebbero arrivare presto. Anche se prima ci sarà da limare qualche dettaglio non proprio secondario, non tale però da rimettere in discussion­e l’intesa. Simone Inzaghi sarà quindi ancora l’allenatore della Lazio per altre tre stagioni. Alla prossima, per la quale era già sotto contratto, se ne aggiungera­nno altre due, con nuova scadenza fissata dunque al 2023.

Il riconoscim­ento

L’accordo di massima è stato trovato. E prevede, oltre al prolungame­nto, un ritocco importante all’ingaggio dell’allenatore. Che guadagnerà 2,5 milioni di euro a stagione più bonus di varia natura (con l’attuale contratto guadagna circa 2 milioni di euro più bonus). L’aumento di stipendio scatterà però già dalla prossima stagione e non dal 2021. Il nuovo accordo sarà quindi triennale e decorrerà a partire dai prossimi mesi. È il riconoscim­ento allo straordina­rio lavoro fatto da Inzaghi negli ultimi mesi, dalle due coppe vinte (Coppa Italia e Supercoppa che si aggiungono alla Supercoppa del 2017) fino alla cavalcata in campionato che ha portato la Lazio a lottare per lo scudetto. Ma il rinnovo risponde pure all’esigenza della società di blindare il suo allenatore che - proprio in virtù di quei successi - è finito nelle mire di parecchi club di primo livello, compresi alcuni stranieri.

Ruolo alla Ferguson

Col nuovo accordo Inzaghi pone le basi per diventare l’allenatore di più lunga militanza nella storia della Lazio. Un traguardo che, in realtà, taglierà già al termine di questa stagione se si dovesse ricomincia­re. Perché gli mancano 12 partite (proprio quelle che si devono ancora disputare in campionato) per superare come numero di panchine Dino Zoff, che al momento è il tecnico laziale con più presenze in gare ufficiali. La nuova intesa sposterà i confini molto più in là e farà di Inzaghi una sorta di Ferguson in versione biancocele­ste. Un paragone ingombrant­e che tuttavia rende l’idea di quello che Simone può diventare negli anni a venire. Non un semplice allenatore, ma una sorta di manager che oltre agli aspetti tecnici cura molte altre cose. E ha voce in capitolo pure sulle scelte di mercato, cosa che in effetti è stata evidente già nelle ultime campagne acquisti.

Presente incerto

Il futuro è dunque assicurato. Il presente resta però incerto per Inzaghi e per la sua squadra. L’allenatore sta cercando di tenere su il morale del gruppo nella speranza che si possa presto ricomincia­re a giocare. Ma le incognite sono parecchie. Lui, Inzaghi, non perde però la sua tendenza a motivare e a stemperare le tensioni. Ieri ha fatto un salto a Sabaudia, dove c’era anche Immobile. I due sono stati immortalat­i in uno scatto mentre sedevano ai tavoli di un bar. La Lazio si specchia nella loro voglia di ricomincia­re.

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 ??  ?? Trionfator­e 1 Simone Inzaghi, 44 anni, allenatore della Lazio da aprile del 2016 AP
2 Il tecnico mostra la Coppa Italia vinta un anno fa all’Olimpico con l’Atalanta ANSA
3 Inzaghi e Lotito con la Supercoppa conquistat­a a Riad lo scorso dicembre contro la Juventus GETTY
Laziale
Trionfator­e 1 Simone Inzaghi, 44 anni, allenatore della Lazio da aprile del 2016 AP 2 Il tecnico mostra la Coppa Italia vinta un anno fa all’Olimpico con l’Atalanta ANSA 3 Inzaghi e Lotito con la Supercoppa conquistat­a a Riad lo scorso dicembre contro la Juventus GETTY Laziale
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