IL DIAVOLO NON SI FARÀ TENTARE HERNANDEZ LA COLONNA DEL FUTURO
Il Psg di Leonardo lo ha messo nel mirino, ma il club rossonero non cederà Il francese considerato uno dei punti fermi da cui ripartire la prossima stagione
Per capire il temperamento del ragazzo, è sufficiente dare uno sguardo alla parte destra del grafico qui sopra: alla voce dei “tocchi per zona”, la porzione di terreno più calpestata in assoluto (225 palloni toccati) è nella metà campo avversaria. Questo è Theo Hernandez: aggressività, prorompenza, sfacciataggine. E, da quest’anno, una grande amicizia col gol. Qualità non proprio scontata per un terzino. Il Diavolo ringrazia e lo chiude a chiave nel caveau di via Aldo Rossi. Perché in mezzo a mille bufere dirigenziali, in panchina e su rinnovi vitali da condurre in porto, da qualcosa o qualcuno occorre pur ripartire. E allora voilà, ecco Hernandez. Hernandez il francese, nonostante il cognome di origini spagnole e un curriculum confezionato, prima del Milan, soltanto in Liga. Hernandez che strizza l’occhio a Euro 2021 e a Deschamps, e sa che per farlo deve essere protagonista nel club. Hernandez che è stato indiscutibilmente la novella più lieta del Milan di quest’anno. Uno dei pochi capaci di accendere San Siro, di prendere per mano compagni e tifosi e portarli un po’ più in là della linea dell’anonimato.
Corteggiamento
Alta resa In pochi mesi il terzino ha raddoppiato il suo valore
Piace a tutti Il suo tipo di gioco andrebbe molto bene anche per Rangnick
Tutto questo però ha un prezzo. Nel senso che le immagini girano, gli osservatori anche, e il rendimento di Theo ovviamente non è passato inosservato. Theo spicca anche perché a sinistra i terzini davvero in gamba nel mondo non abbondano. Il primo, illustre candidato al corteggiamento parrebbe essere il Psg, con Leonardo che continua a osservare con attenzione il mondo rossonero. Hernandez è così finito sul taccuino del brasiliano, anche se una vera e propria offerta ufficiale non è ancora stata formulata. D’altra
parte di questi tempi gli operatori di mercato stanno cercando di capire quanto volge al ribasso l’economia del pallone. E probabilmente è anche per questo che talenti come Theo ingolosiscono ancora di più: i corteggiatori confidano di portarli via a prezzi vantaggiosi. Non è però questo il caso. E non perché il Milan stia giocando ad alzare la cifra, ma proprio perché il francese non è sul mercato. Ovvero esattamente il contrario: da quanto filtra, è una delle (poche) colonne su cui il club intende poggiare il progetto sportivo della prossima stagione e, possibilmente, anche di quelle successive, considerando che il contratto scade nel 2024.
Trasversale
Dunque non ci sarà offerta indecente che tenga. La cifra ipotetica peraltro sarebbe molto importante per qualsiasi acquirente. Arrivato dal Real per 20 milioni, ora ne vale come minimo il doppio. E potenzialmente sarebbero anche di più se non ci fosse di mezzo la pandemia. No, il Milan resisterà perché le fondamenta per ricostruire devono avere pietre solide. E poi Theo è un giocatore trasversale: piace a Pioli come piacerebbe a Rangnick o Nagelsmann. Il suo gioco è perfetto per la loro filosofia di calcio aggressivo, sfrontato, atletico e verticale. Poi, certo, va ancora data una bella registrata alla fase difensiva perché là dietro non ci siamo. Diagonali imperfette, tempi di uscita sbagliati e allineamenti rivedibili: Theo a volte cade in amnesie puerili, ma poi la butta dentro sei volte fra campionato e Coppa Italia, diventa il secondo miglior marcatore della squadra e si fa perdonare. C’è una statistica (fonte Opta) che racconta come il francese sia il secondo terzino in Europa (dietro Jesus Navas) che ha percorso più metri in avanti palla al piede. E ce n’è un’altra che racconta come in A sia il difensore che ha portato a buon fine più dribbling (44). Meglio tenerlo al sicuro nel caveau.