La Gazzetta dello Sport

Crack Monaco È STATO UNA MINIERA D’ORO ADESSO NON INCASSA E PERDE

Dal 2014 al 2019 ha ricavato oltre mezzo miliardo per i suoi talenti Mbappè il colpo (180 milioni). Oggi ha stipendi alti e troppi esuberi

- Di Alessandro Grandesso- PARIGI

Sembrava un modello magico, capace di trasformar­e in oro anche l’instabile materia calcistica. E secondo un principio semplice: prendere giovani di talento, valorizzar­li, magari vincendo e dando spettacolo, e rivenderli a caro prezzo, generando plusvalenz­e da capogiro. Come i 180 milioni di euro incassati nel 2017 per Mbappé. Ma qualcosa si è inceppato nel meccanismo messo a punto dal Monaco del miliardari­o russo Rybolovlev, che sembra ispiri il Milan versione Rangnick. Il club non brilla più in Champions e potrebbe ritrovarsi con una sessantina di giocatori al raduno di giugno, in vista di una nuova stagione senza coppe. Insomma, paradossal­mente si corre il rischio di svendere anche i pezzi pregiati, pur di far quadrare i conti in rosso pandemia.

Plusvalenz­e

Sono lontani i tempi di ricchi incassi generati dal commercio di talenti che tra il 2015 e il 2019 ha assicurato oltre mezzo miliardo di plusvalenz­e nette. L’apice si toccò nell’estate del 2017, annata di scudetto e semifinali Champions. E non solo grazie alla cessione al Psg di Mbappé, formato in casa e scoperto anche dall’attuale capo dell’area scout del Milan, Moncada. Il Monaco spedì al City sia il terzino Mendy per 57,5 milioni che l’esterno Silva per 50. Li aveva pagati 15 ciascuno. E solo otto Bakayoko, al Chelsea per 45. Nel frattempo, il centrocamp­ista è pure tornato in prestito, l’estate scorsa, per cercare di rimediare al declino sportivo innescato anche dagli addii 2018 di Fabinho, al Liverpool per 50 milioni (6), e di Lemar, all’Atletico Madrid per 72. Il francese era costato 4 milioni nel 2015 quando Kurzawa andò al Psg per 25 milioni e Carrasco all’Atletico per 20. Entrambi formati in casa. Sempre quell’anno, un 19enne Martial, valutato 5 milioni nel 2013, fu ceduto allo United per 70 milioni; e Kondogbia all’Inter per 40 milioni. Il doppio di quanto pagato al Siviglia, due anni prima.

Crisi

Tutti o quasi capolavori diretti o impostati da Luis Campos, il super consulente di mercato passato nel 2016 al Lilla, dove continua a fare affari, e che un anno fa sembrava vicino al Milan. Dove

è arrivato Moncada, nel dicembre 2018, quando poi è andato in crisi il modello monegasco. A spezzare la dinamica vincente è stata proprio la continua girandola di giocatori che ha stravolto qualsiasi coerenza sportiva. E non è bastato cambiare tre volte allenatore nell’ultimo anno e mezzo, con esonero e ritorno di Jardim, breve parentesi di Henry e finale ingaggio dello spagnolo Moreno. Anzi, il valzer è costato una ventina di milioni tra indennità e stipendi, senza dimenticar­e i 60 di mercato per scongiurar­e una retrocessi­one evitata di un soffio la scorsa stagione. A salvare l’onore del Monaco ci ha pensato più il Covid-19 congelando un comunque deludente nono posto. Non proprio uno spot per molte promesse mai mantenute, come il 18enne Pellegri, costato 25 milioni e quasi sempre in infermeria, con l’ex Inter Jovetic; o il coetaneo Geubbels, 1 presenza in due stagioni.

Quanti flop Il club tra rientri e scarti rischia di avere 60 giocatori in ritiro

Mucchio

Ma è tutta la rosa ad aver perso valore, inclusi l’ex Inter Keita, il russo Golovin, il portoghese Martins. E al prossimo raduno si potrebbero presentare in 60, inclusi i vari andati in prestito senza convincere. Si va dal campione del Mondo Sidibé, parcheggia­to all’Everton, all’italiano Barreca (Genoa), passando per Ahoulou (St Etienne), Chadli (Anderlecth), Ait Bennacer (Bordeaux). Secondo il quotidiano La Provence il Monaco vuole epurarne una trentina, ma sono arrivate offerte solo per il 24enne N’Doram e il 23enne Grandsir. E non per cifre mirabolant­i per aggiustare un bilancio appesantit­o dagli stipendi di Glik e Jemerson, altra scommessa persa. Come Fabregas, voluto da Henry, ma che a 33 anni e a 7,2 milioni netti non rappresent­a il futuro. Così il Monaco potrebbe vendere l’argenteria, il bomber da 18 gol Ben Yedder e l’emergente terzino Ballo-Touré. Ma in tempi di pandemia e conti in rosso per tutti, la plusvalenz­a sembra ormai un miraggio.

 ?? AFP ?? Simbolo Cesc Fabregas, 33 anni, è un po’ l’emblema del tracollo del Monaco. Preso per ridare lustro non ha reso nulla e ha un ingaggio altissimo: 7,2 milioni
AFP Simbolo Cesc Fabregas, 33 anni, è un po’ l’emblema del tracollo del Monaco. Preso per ridare lustro non ha reso nulla e ha un ingaggio altissimo: 7,2 milioni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy