IL CORAGGIO DELLE NUOVE SCELTE E I VALORI DEL GRANDE MILAN
Il tifoso del Milan è preoccupato non solo per il coronavirus, ma anche per il futuro della squadra. Si è passati dai primi favolosi 25 anni dell’era Berlusconi ai risultati insoddisfacenti delle ultime stagioni. Per di più si stanno perdendo per strada degli eroi di quello straordinario periodo: i dirigenti Boban e forse Maldini. Grandi ex giocatori e persone intelligenti che godono della stima da parte della tifoseria rossonera e non solo. Purtroppo non c’è stata pazienza né condivisione di idee con la società. Ora si dice che Gazidis stia cercando altre vie e altri dirigenti. Si fanno i nomi di Rangnick come direttore tecnico e di Nagelsmann come allenatore: due nomi prestigiosi ma che poco conoscono le insidie del nostro campionato. Una svolta coraggiosa. È vero che il rischio è la base di ogni avventura innovativa: senza si cade nella routine. Quindi è un’idea interessante che però necessita di competenza e pazienza. Per il club e i tecnici sarà fondamentale dare un senso di appartenenza e orgoglio a tutti i calciatori. Devono essere onorati di giocare nel Milan: uno dei club più vittoriosi e prestigiosi del mondo. È richiesto loro di dare tutto con professionalità e riconoscenza. Una grande squadra è figlia di un grande club. Il Milan con la sua storia, le sue vittorie e i milioni di tifosi parte già da una superiorità morale. Il club con le sue regole, il suo stile, le sue visioni viene prima della squadra, come questa viene prima di qualsiasi singolo.
Inoltre il Milan dei tempi d’oro possedeva un valore fondamentale: l’emozione con la quale viveva il calcio, ogni singolo allenamento e ogni partita. I valori etici erano al primo posto. Per formare un grande team ci sono due strade: puntare sui migliori giocatori del mondo e svenarsi economicamente o mettere al centro del progetto il gioco, paragonabile alla trama dei film, e ingaggiare soprattutto giovani con le caratteristiche adatte per interpretarlo. In questo contesto occorre un gruppo di giocatori determinati. I tifosi rossoneri sanno apprezzare chi dà tutto con generosità e volontà. Solo così si potrà formare una squadra competitiva e con un gruppo sinergico, collaborativo e comunicativo. Per l’allenatore sarà più semplice migliorare i giocatori se da parte loro ci sarà disponibilità all’apprendimento. Una delle strade che porta al successo è l’entusiasmo, sostenuto dal buon senso e dalla perseveranza. Il club e il tecnico dovranno essere capaci di difendere un grande sogno in modo che la squadra lo trasformi in una sfida collettiva. Se il budget sarà non competitivo serviranno ancora più idee e più lavoro.
I giovani sono fondamentali, hanno una capacità di imparare e un entusiasmo superiori. Un bravo tecnico con idee e con capacità di convinzione troverà il modo di renderli competitivi. Il football è un gioco collettivo con momenti individuali e non il contrario. Pertanto l’obiettivo dovrebbe essere un calcio collettivo, con il gioco che si nutre di passione, generosità, entusiasmo e coraggio. Il coraggio rende liberi, come la bellezza e le idee, e avvicina al futuro. Il tifoso rossonero è un esteta che desidera che la propria squadra vinca con merito ed emozioni. Il Milan fece la storia grazie a vittorie che erano un messaggio epico e di stile. In bocca al lupo caro vecchio Milan.