La Gazzetta dello Sport

Inter, l’attacco cambia Ma Lukaku non si tocca

Il belga resta insostitui­bile per Conte. Farà lo sprint con Lautaro, Sanchez ed Esposito, tutti e tre in uscita, poi avrà nuovi partner: Werner in pole, idea Cavani

- di Angioni, D’Angelo

Lukaku c’è e ci sarà, questa è la certezza dell’Inter. Perché Antonio Conte sta preparando la rivoluzion­e, l’attacco sarà il settore che cambierà più facce ma Romelu rimarrà la stella polare. L’ha già fatto quest’anno, in coppia con Lautaro, e se la stagione ricomincer­à sarà ancora accanto al Toro più Sanchez ed Esposito. Un’estate a tutta per provare a vincere almeno un trofeo e poi saluterà gli altri attaccanti: il numero 10 va verso l’amico Messi e un contratto da nababbo, Alexis tornerà al Manchester United dopo una stagione sfortunata e deludente, Sebastiano andrà in prestito per maturare e tornare grande. Tre partenze in un colpo, la necessità di prendersi ancora una volta tutte le responsabi­lità: ma Big Rom sa che non resterà solo a lungo. L’opera di persuasion­e di Mertens non è servita, però Werner è il primo in lista come sostituto di Lautaro e Cavani è l’altro nome-bomba che può scaldare il mercato nerazzurro. Al di là di chi saranno i compagni d’attacco, l’Inter con Romelu ha già le spalle belle larghe. Come si è capito benissimo nella prima stagione in maglia nerazzurra del numero 9 belga.

Determinan­te

Visto quanto Conte l’ha inseguito la scorsa estate, si poteva immaginare che l’allenatore avrebbe costruito la sua squadra attorno al gigante Lukaku. E rileggendo i numeri dell’attaccante e riguardand­o il film delle 36 partite nerazzurre di Antonio, anche dopo oltre due mesi senza calcio il risultato è evidente: l’Inter è romelucent­rica all’ennesima potenza. Il centravant­one ha giocato 35 volte, ha saltato solamente la trasferta di Barcellona a inizio ottobre, è andato in panchina solo in casa di Sampdoria e Ludogorets ed è rimasto in campo 2.904 minuti. Ovviamente è il più utilizzato da Conte, ma i suoi sforzi – per colpa dell’assenza di una vera alternativ­a – sono stati ben ripagati. Romelu è stato indispensa­bile e anche determinan­te grazie ai 23 gol divisi tra quattro competizio­ni, 17 in 25 partite di Serie A. Mai Lukaku aveva segnato così tanto in campionato: la media (0,68 gol a partita) è di poco più alta della stagione magica 2016-2017, quando con l’Everton in Premier chiuse a 25 reti in 37 partite (media 0,67) e si guadagnò la chiamata del Manchester United, che staccò un assegno di 85 milioni di euro. Ora Romelu vuole battere se stesso e anche diventare il debuttante in A con più gol degli ultimi 10 anni, superando la meteora Piatek che una stagione fa tra Genoa e Milan è arrivato a 22 (uno in più di CR7).

Il piano di Antonio

La strada per la gloria si è interrotta nell’uno-due contro Lazio e Juve: l’Inter ha perso, Lukaku è rimasto a secco, confermand­o lo scarso feeling con la porta contro le grandi, tallone d’Achille di un giocatore sempre devastante. Big Rom ripartirà da qui. Sapendo che dovrà essere subito al top quando la stagione ricomincer­à. A inizio anno i suoi muscoli hanno avuto bisogno di un po’ di tempo per carburare, adesso è vietato rimanere indietro: l’Inter non può permetters­elo. Ecco perché questi primi giorni di lavoro ad Appiano Gentile saranno fondamenta­li. Conte ha preparato un piano tarato sui 100 chili del belga e le immagini pubblicate lunedì sui social, tra sorrisi con i compagni e ripetute che spezzano il fiato, dimostrano che Romelu è sulla strada giusta. Merito anche del lavoro fatto durante la quarantena: cyclette, banda elastica, tecar e camera iperbarica hanno tenuto allenata la muscolatur­a, esplosiva come nei tempi migliori. Da oggi o domani finalmente potrà riassaggia­re gli schemi di Conte e rimettere a regime il feeling con Lautaro. La Lu-La, almeno fino a quando le voci in arrivo da Barcellona non sono diventate sempre più insistenti, ha girato a meraviglia: il numero 9 e il numero 10 si completano in campo e sono amici fuori, i tifosi dell’Inter sperano ancora che la coppia non si divida e puntano sui loro gol per fare un’estate vincente. Anche Sanchez, però, dovrà dare molto di più: tante partite in poche settimane vogliono dire che anche l’attacco di riserva (compreso Esposito) dovrà essere all’altezza. Poi l’Inter volterà pagina e l’attesa rivoluzion­e diventerà realtà. Steven Zhang pagherà la clausola al Lipsia (50-60 milioni) per prendere Timo Werner al posto di Lautaro? Cavani non rinnoverà con il Psg e il Matador sceglierà il nerazzurro per il ritorno in Italia? I nuovi punteros non si conoscono ancora, ma Lukaku è la certezza. Indispensa­bile ieri, oggi e domani.

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(Foto: Romelu Lukaku alla prima stagione all’Inter)
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