La Gazzetta dello Sport

La C deve fare dietrofron­t Niente promozioni a tavolino

Smentite le scelte di Ghirelli e delle società. Ipotesi playoff per tutti o anche un nuovo format più ridotto

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Contrordin­e: la Serie C dovrà chiudere sul campo questa sua tribolata stagione. Il Consiglio federale ha bocciato la proposta votata dalle società: niente stop al campionato, niente promozioni a tavolino e blocco di retrocessi­oni e ripescaggi. Da decidere il format: si giocherebb­ero soltanto playoff e playout, con tutte le squadre in campo compreso le squadre al comando nei tre gironi (Monza, Vicenza e Reggina). Oppure, la Figc potrebbe riscrivere il regolament­o con una formula più veloce. Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, non l’ha presa benissimo mentre tra le società interessat­e dalla decisione ci sono state reazioni di segno opposto.

Stizzito

Ghirelli commenta: «Devo parlare il linguaggio della verità: quello che è uscito dal Consiglio federale non mi soddisfa per nulla. La Serie C ha una sua evidente specificit­à nel campo profession­istico, altrimenti non si capirebbe perché ci sono A, B ed appunto Serie C. Noi non siamo in grado di tornare a giocare, ce lo hanno detto anche i 60 medici sociali, dovevamo fare gli ipocriti? Il calcio va veramente riformato nella sua cultura. Noi non siamo in grado di assicurare la certezza delle misure per salvaguard­are la salute».

Prudenti

In casa Monza, capolista del girone A, bocche cucite finché non si definirann­o meglio gli scenari. E’ questa la reazione della società di Silvio Berlusconi, che ieri si è limitato a pubblicare sul sito ufficiale il comunicato della Figc. Cautela anche a Vicenza. Per il club di Renzo Rosso, in testa nel girone B, è un bene che la Figc abbia previsto comunque promozioni e retrocessi­oni. Il presidente della Reggina, Luca Gallo, ha invece commentato su Twitter: «E comunque .... per chi ha orecchie per sentire... io l’anno prossimo ho il sabato occupato...». E’ convinto che tra qualche mese la squadra, che guida il girone C, giocherà in B.

Soddisfatt­i

Fabio Oppicelli, presidente della Carrarese (seconda nel girone A): «La prima scelta è giocare: linea che abbiamo sempre tenuto. Playoff ridotti se non si potrà finire la regular season? Ipotesi gradita, ogni verdetto deve essere espresso dal campo». La Reggiana (seconda nel girone B) esulta, rischiava di perdere la promozione per un millesimo di punto rispetto al Carpi. La società auspicava la ripartenza, magari solo per i playoff, e aveva inviato un esposto a Figc e Lega Pro per diffidarle di adottare il criterio votato a maggioranz­a il 7 maggio. Il Bari (secondo nel girone C) torna a sperare nella conquista della promozione sul campo. L’a.d. Luigi De Laurentiis: «E’ solo il primo step. Bisognerà capire quali saranno i tempi e le modalità, vedremo i protocolli per poterci preparare al meglio».

Deluso

Il Carpi, che sperava di essere la quarta promossa per la media punti, si era messo il cuore in pace. La rabbia del presidente Stefano Bonacini riguarda l’inutilità delle votazioni dell’assemblea di Lega Pro più che il merito della decisione. «Dalla Figc dicano che la Lega Pro non conta niente e magari ci risparmian­o di partecipar­e alle assemblee. Non sindaco la decisione del Consiglio, ma se non contiamo nulla lo dicano prima di farci perdere tempo».

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Francesco Ghirelli, 71 anni, è al vertice della Lega Pro dal 6 novembre 2018 ANSA
Presidente Francesco Ghirelli, 71 anni, è al vertice della Lega Pro dal 6 novembre 2018 ANSA

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