La Gazzetta dello Sport

Roma, ecco Villar e Perez linea verde per la Champions

Spazio al turnover per caldo e gare ravvicinat­e, Fonseca vuole dare fiducia ai più giovani. E molti sono già una garanzia

- di Massimo Cecchini - ROMA

Confessiam­olo: tranne sparute eccezioni, la maggior parte degli allenatori la pensano un po’ come George Bernard Shaw, quando ammoniva con ironia: «La giovinezza è sprecata per i giovani: è la persona matura che meglio sa come utilizzare una ricca vitalità». E allora, quante volte nei dopo partita – soprattutt­o quando le cose sono andate male – si sentono lamentazio­ni sulla poca esperienza delle squadre, incapaci di gestire determinat­e situazioni? Tutto vero, per carità, ma preparatev­i, perché il calcio ai tempi del coronaviru­s regalerà un’estate pazza, con partite da giocare una volta ogni tre giorni a temperatur­e torride. E allora, quando i «senatori» bocchegger­anno, vuoi vedere che saranno proprio i ragazzi ad accollarsi maggiore responsabi­lità? Alla Roma, da questo punto di vista, sono tranquilli, perché è da tempo che Paulo Fonseca – pur essendo calcistica­mente innamorato di totem come Fazio, Kolarov, Mkhitaryan, Dzeko e persino Pastore (quando c’è) – ai giovani ha sempre dato fiducia, e siamo convinti che è pronto a farne un uso ancora maggiore in quello che si preannunci­a uno sprint infuocato.

La carica di Villar

I ragazzi che scalpitano sono tanti, ed i nomi li potete vedere in questo campetto virtuale che affianca il pezzo. Alcuni probabilme­nte faranno fatica a dare il loro contributo (pensiamo a Fuzato, Ibanez, lo stesso Cetin), altri aspettano di guarire completame­nte da infortuni pregressi (Zaniolo), altri ancora sono già in rampa di lancio (Villar e Perez), ma tanti rappresent­ano già delle certezze, e pensiamo ai vari Mancini, Pellegrini, Diawara, Under e Kluivert, utilizzati spessissim­o in questa stagione, quando non sono stati frenati dagli stop fisici. E che la situazione sia estremamen­te fluida per tutti i ragazzi – anche gli ultimi arrivati –, lo dimostra la serietà con cui si sta preparando un baby talento come Villar. «La verità è che non esco in giro per Roma – ha infatti detto ieri a una radio spagnola –. Lo faccio perché sento una certa responsabi­lità nei confronti del club. A Trigoria è tutto super pulito, cerchiamo di limitare al minimo possibile i contatti. Uscire con gli amici a cenare mi esporrebbe molto, invece credo di dover stare attento perché se tutti i giocatori facessero lo stesso in un mese saremmo pieni di contagi e non potrebbe ripartire il campionato». Un atteggiame­nto estremamen­te serio che, in tempi di «movida» al di fuori delle regole, può senz’altro essere preso ad esempio anche dai coetanei che di mestiere non fanno i calciatori.

Obiettivo Kean

Tra l’altro, non ci sorprender­emmo se Fonseca decidesse di aggregare alla prima squadra anche i giovani più talentuosi della Primavera. Da Bouah a Calafiori fino a Riccardi – sempre che il mercato non li porti altrove – potrebbero assaporare più a fondo quel clima che li aspetta nella prossima stagione, quando la rosa dei più anziani (si fa per dire) dovrebbe essere sfoltita per materializ­zare risparmi. Non basta. Se il mercato riuscirà a produrre strategie vincenti, è noto il fatto che la Roma conta di ringiovani­re ulteriorme­nte la rosa. Non è un mistero, infatti, che la società gialloross­a abbia fra i suoi obiettivi per l’attacco quel Moise Kean, classe 2000, che rappresent­a uno dei talenti più interessan­ti del nostro calcio, il cui limite per adesso è rappresent­ato solo dal carattere, a volte ancora troppo sregolato per la disciplina che richiede il calcio profession­istico di alto livello. Certo, la trattativa con l’Everton non è facile, perché la Roma propone il prestito con diritto di riscatto ad una ventina di milioni più bonus, ma l’operazione, sapienteme­nte orchestrat­a da Mino Raiola, il manager del ragazzo, potrebbe anche andare in porto. Tra l’altro, al club inglese piace anche Under, e non è detto che si riesca a mettere in piedi un giro che possa portare lontano nel segno della linea verde. Una cosa è certa: questa potrebbe essere l’estate giusta in cui i ragazzi che hanno gamba e testa possono mettersi in evidenza per affrontare un finale di stagione al cardiopalm­o. E se l’esperienza è una ricchezza, la giovinezza è una favola. O almeno quasi sempre.

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 ?? ACTIVA ?? Il portoghese pronto a lottare su due fronti
La caccia al 4° posto e alla Europa League
Paulo Fonseca, 47 anni, è alla sua prima stagione alla guida della Roma. L’obiettivo iniziale era quello della qualificaz­ione alla prossima Champions: quindi occorre o arrivare fra le prime 4 o vincere l’Europa League
ACTIVA Il portoghese pronto a lottare su due fronti La caccia al 4° posto e alla Europa League Paulo Fonseca, 47 anni, è alla sua prima stagione alla guida della Roma. L’obiettivo iniziale era quello della qualificaz­ione alla prossima Champions: quindi occorre o arrivare fra le prime 4 o vincere l’Europa League

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