Bologna e Danilo, riflessioni in corso Il rinnovo è una partita apertissima
Lo spostamento di Tomiyasu da centrale, la riduzione d’ingaggio: il brasiliano vorrebbe restare ma...
«Il mio rammarico? Non aver conosciuto prima Sinisa Mihajlovic: probabilmente avrei fatto una carriera diversa»: testo di Danilo Larangeira, uno che parla poco ma quando lo fa dà concetti senza additivi. La stima che il centrale brasiliano ha per Sinisa è quindi enorme, ed è anche per questo che l’ex centralone dell'Udinese non vorrebbe lasciare il Bologna rinnovando quindi il contratto in scadenza in questo 30 giugno. Oltre al fatto di sentirsi come a casa propria. Il club, pur stimandolo un bel po’, guarda però anche alle proprie esigenze. E qui nascono riflessioni ancora vive. Ancora in atto. E la partita potrebbe dilungarsi.
Titolarità a Tomiyasu
Detto che vorrebbe continuare ad averlo in squadra, il Bologna ha avviato valutazioni, progetti di spostamenti di ruolo e probabilmente anche ipotesi di riduzione dell’ingaggio per un giocatore che da pochi giorni ha compiuto trentasei anni. Ma, come succede per Palacio, l’età conta il giusto quando sei un serio professionista: e se Danilo non lo fosse stato, beh, non sarebbe stato fra i difensori più presenti del campionato per anni e anni. I discorsi in piedi e da affrontare sono altri, primo fra tutti ciò che avevamo anticipato qualche settimana fa: per la prossima stagione, l’idea del Bologna è quella di spostare Takehiro Tomiyasu nel suo ruolo naturale, ovvero quello di centrale difensivo di destra, e acquistare un altro pilastro di piede mancino da affiancargli. Tradotto: e Danilo? Niente più posto assicurato, detto che sia lui che Rodrigo il posto fisso se lo sono sempre guadagnato con temperamento e costanza di rendimento.
Tetto e richieste
Detto che il «file» legato a Palacio verrà trattato concretamente nel momento in cui l’argentino deciderà se continuare o meno - il Bologna ogni anno ha educatamente atteso la scelta del Trenza -, eccoci nuovamente al centrale brasiliano: ieri si è rimesso in campo (assieme a Baldursson) dopo l’isolamento fiduciario necessario. Il suo rientro dal Brasile, si ricorderà, è sembrato quasi «The Terminal», il film con Tom Hanks: Danilo non ha passato ore e ore in aeroporto e nemmeno aveva a che fare con situazioni politiche in atto, ma i suoi voli di rientro per l’Italia venivano continuamente cancellati o posticipati. Se tutto questo influirà sul futuro rapporto col Bologna? No, pare proprio di no, anche perché il club si è adoperato per dargli una mano. Potrebbe contare, invece, un sussurro inerente a una riduzione dell’ingaggio che attualmente tocca gli 800.000 euro. Dipenderà quindi dall’ipotesi di ritocco verso il basso ma anche - val la pena sottolinearlo - dalle eventuali richieste che il giocatore in scadenza avrà dalla propria patria, quindi per tornare a giocare in Brasile. Insomma, gara aperta: che potrà risolversi subito o mai.