Da Latifi sr ossigeno per la Williams Stroll-Aston Martin, operazione top
I milioni dei due “Paperoni” fondamentali per il sistema. Mentre l’americana Haas valuta l’addio
La vocazione del motorsport ad attirare ricchi Paperoni non si smentisce neppure in questi tempi difficili. Una volta era Lord Alexander Hesketh ad allietare il paddock con folkloristici banchetti a base di ostriche e champagne. Oggi che il mondo della Formula 1 è assai più ingessato, gli industriali che vi si affacciano pensano piuttosto a mettere le mani su un team diventandone azionisti di riferimento. È quanto ha fatto Lawrence Stroll con la Racing
Point, pronta a essere ribattezzata Aston Martin dal 2021, e la stessa operazione potrebbe essere ripetuta presto da Michael Latifi, che la scorsa settimana ha firmato un grosso prestito a favore della Williams (si sussurra 50 milioni di sterline, pari a quasi 56 milioni di euro) ottenendo come contropartita un’ipoteca sulle strutture e sulla collezione di vetture storiche di Grove.
Motori e calcio
Stroll e Latifi hanno in comune due cose: sono entrambi canadesi ed entrambi fra gli uomini più facoltosi della loro nazione. Il primo è stato impegnato nel mondo della finanza e della moda, con i marchi Tommy Hilfiger e Michael Kors; il secondo è a capo di un impero del settore alimentare con la Sofina Food, oltre a essere sposato con la sorella di Joey Saputo, imprenditore dell’industria casearia diventato presidente della squadra di calcio del Bologna. Per essere precisi, Stroll e Latifi hanno anche una terza cosa in comune. Lance e Nicholas, i rispettivi figli, si sono messi in testa di diventare piloti. E naturalmente sono arrivati in F.1 nelle squadre in cui i loro genitori hanno investito milioni.
Azionista McLaren
Mister Latifi nel 2018 aveva già stanziato una cifra iperbolica per acquisire il 10% delle azioni della McLaren attraverso la società Nidala, con base nelle Isole Vergini. Ma quello fu un accordo commerciale motivato dall’interesse per la divisione Automotive dell’azienda, destinata alla produzione di supercar stradali. Invece il prestito concesso alla Williams attraverso un’altra società, la Latrus Racing Corp, è chiaramente finalizzato a sostenere il team in cui correrà da quest’anno il figlio Nicholas, che proviene dalla F.2. «Dopo avere venduto
Il nuovo accordo sui limiti alle spese ha fatto crescere le possibilità che il team resti in F.1
Come sarà il nostro 2020? Per questa stagione non abbiamo grandi aspettative
la nostra Divisione di ingegneria avanzata a fine 2019, ora abbiamo concluso la ricapitalizzazione attraverso un consorzio di istituti di credito – ha spiegato Claire Williams –. Abbiamo quel che ci serve per andare avanti». Ma sembra solo il primo passo verso la cessione del team fondato dal padre Frank. E l’accordo con la Mercedes per disporre delle power unit tedesche fino al 2025 costituisce un “bene” da mettere sul piatto. Naviga in cattive acque anche la Haas, tanto che il patron Gene Haas starebbe valutando se restare in F.1, dopo aver partecipato con il proprio team motorizzato Ferrari dal 2016.