La Gazzetta dello Sport

Lautaro pronto al lungo addio Volata finale con tanti dubbi

IL BARÇA LO TRATTA MA DEVE GIOCARE: IL DOPPIO BINARIO CHE PREOCCUPA L’INTER E CONTE

- di Stoppini (Foto: Lautaro Martinez, 22 anni)

Ve la ricordate quella classifica che serviva a contare i gol? Marcatori, ecco, si chiamava classifica marcatori. L’Inter e l’Atalanta sono le uniche squadre ad avere più di un giocatore tra i primi 10 bomber della Serie A. Il guaio è un altro, a leggerla con gli occhi di Antonio Conte: che Lautaro, nella top ten di questa classifica, è l’unico ad essere prepotente­mente e dichiarata­mente al centro di una trattativa di mercato. Anche altri, probabilme­nte, cambierann­o maglia a fine stagione in quella classifica. Ma ad oggi Lautaro è quello più esposto. E la cosa genera, oltre che qualche imbarazzo, anche una certa dose di preoccupaz­ione in casa Inter.

Qui giocatore

Preoccupaz­ione legittima, perché l’Inter si ritrova ad essere la più danneggiat­a in questo senso. Per carità, non è colpa di nessuno. La pandemia ha dilatato i tempi della stagione e anche quelli della trattativa stessa: non si ancora come finirà, siamo in una fase di stallo dopo il rifiuto interista dei 50 milioni e due contropart­ite. Quel che è certo è che il Barcellona aveva manifestat­o il suo interesse per il Toro già lo scorso inverno. E che ben diverso sarebbe stato per i due club, nello specifico l’Inter, poter gestire un affare al netto di come poi andrà a finire - a stagione agonistica terminata, senza rischi annessi. Perché in questa storia, da qui in avanti rischiano tutti, nella trattativa hanno tutti da perdere a pensarci bene, qualsiasi sia il punto di vista. Basti pensare al calciatore, probabilme­nte maturo oltre i 22 anni della sua carta d’identità, che straordina­riamente bene fin qui ha saputo gestire la pressione di tro

La gestione dell’argentino alla ripresa non sarà semplice, da ogni punto di vista: sul piatto i rischi di infortuni e l’aspetto mentale

varsi un giorno sì e l’altro pure al centro dell’attenzione. Ma ora che tornano le partite, sarà in grado di fare altrettant­o? La risposta non è scontata. Non lo sarebbe per un calciatore esperto, figurarsi per uno al secondo campionato in Europa.

Qui club

Non è una situazione semplice da gestire neppure per Inter e Barcellona. Qualsiasi fosse lo stato della trattativa, anche nell’ipotesi avesse ragione il presidente del Liniers - ex club di Lautaro - secondo cui l’affare sarà annunciato prima del nuovo via dei due campionati. Cosa accadrebbe di fronte a un infortunio del giocatore? Scongiuri legittimi, da una parte e dell’altra. Ma come se ne esce? Domanda chiave. Ed è chiaro come una società abbia il diritto/dovere di tutelare un suo patrimonio o un suo futuro investimen­to. Nel caso di Lautaro, con una stagione piena da concludere - l’Inter ha davanti a sé 13 partite di campionato coppe escluse -, questo sarebbe possibile fino a un certo punto, anzi.

Qui allenatore

Perché poi entra in gioco giustament­e anche l’allenatore. Non semplice, il ruolo di Antonio Conte. L’accoppiata Lautaro-Lukaku è stato il centro di gravità dell’Inter di questa stagione. E da qui vorrà ripartire il tecnico. E a Lautaro chiederà quel che ha sempre chiesto fino all’8 marzo, il ruolo di zanzara e di guastatore dei pomeriggi altrui. Ma soprattutt­o, chiederà condivisio­ne massima del progetto. Qui non è in discussion­e la profession­alità di nessuno, non è questo il punto. Qui si discute di motivazion­i, di quel clic che inconsciam­ente scatta - in un senso o nell’altro - in ogni calciatore. Sappiamo bene quanto Conte ma in fondo è un discorso condiviso da tutti gli allenatori detesti giocare con un mercato in corso, come accade a gennaio. Con Lautaro andrà proprio così. A Conte il compito complicati­ssimo di convincere l’argentino a ragionare per compartime­nti stagni, senza trovarsi a mescolare il sapore del gol con quello del mercato, di San Siro e del Camp Nou. Ci vorrebbe un robot, ma per fortuna qui siamo di fronte a uomini. L’impresa è una montagna alta così da scalare: sarà bene attrezzars­i per tempo.

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In grande Lautaro Martinez, 22 anni, seconda stagione all’Inter; in alto a destra è con il compagno d’attacco Romelu Lukaku, 27 anni; in basso a sinistra Antonio Conte, 50 anni, allenatore dei nerazzurri
GETTY Il numero 10 argentino In grande Lautaro Martinez, 22 anni, seconda stagione all’Inter; in alto a destra è con il compagno d’attacco Romelu Lukaku, 27 anni; in basso a sinistra Antonio Conte, 50 anni, allenatore dei nerazzurri
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