Arthur, è dura però... Il Barça va in pressione E la famiglia si divide
Lo scambio con Pjanic in salita, ma c’è una speranza I blaugrana tentano il tutto per tutto per convincerlo
Re Arthur, più che a una tavola rotonda, è a un tavolo da poker. Seduti in cerchio, ci sono tutti: il Barcellona, la Juventus, la sua famiglia, Miralem Pjanic, Mattia De Sciglio e gli agenti di tutti i giocatori. Si tratta di trovare una soluzione che accontenti tutti nel mercato più strano degli ultimi anni, fatto di trattative condotte senza certezze sullo sviluppo economico e sportivo della stagione. Anche per questo, i pochi affari che decollano sono sempre in evoluzione. Nelle ultime ore, il Barcellona ha giocato una prima carta pesante: attraverso i suoi vertici, si è mosso per convincere il centrocampista brasiliano ad accettare il trasferimento in Italia. Arthur ci sta pensando e certo, non è convinto: fosse per lui, resterebbe a Barcellona. Ieri, intorno all’ora di pranzo, Alfredo Martinez, giornalista bene informato di Onda Cero, radio spagnola, ha dato l’operazione come superata: «Arthur comunica alla Juve il suo no definitivo, resterà al Barcellona anche nel 2020-21».
Il Barcellona preme
La Juventus in realtà non ha smesso di sperare. L’operazione è complessa, in salita, e la volontà di Arthur finora è stata ferma: ha scelto il Barcellona due anni fa e per un po’ vorrebbe continuare a imparare il catalano. Il Barça però ha un’altra idea e al tavolo della trattativa sta provando a far sentire il suo peso. Arthur non è nel gruppo dei fedelissimi di Leo Messi e il club sarebbe più che felice di completare lo scambio con Miralem Pjanic e probabilmente Mattia De Sciglio. Per Arthur, quindi, sono giorni di pensieri. Da una parte, il contratto con il Barcellona e poche certezze di essere un titolare anche nella prossima stagione. Dall’altra, un accordo più ricco con la Juve e l’entusiasmo di una società che lo ha inseguito per ragioni tecniche, oltre che di bilancio.
In silenzio, Pjanic
Il dibattito insomma è tecnico ed economico allo stesso tempo, con tutta la famiglia coinvolta e non sempre sulla stessa linea. Il padre, che lavora con Arthur anche per aspetti contrattuali e calcistici, è più attratto dalla prospettiva Juve rispetto al centrocampista brasiliano, che a Barcellona ha anche una fidanzata catalana. Pjanic, invece, aspetta paziente. La Juventus, per privarsi del suo numero 5, chiede Arthur oppure un’offerta in denaro che, nello scenario economico attuale del Barcellona, non è certo semplice. Se l’affare saltasse, Mire dovrebbe ragionare concretamente sulle ipotesi note: Psg (per Paredes?) e Chelsea (per Jorginho), destinazione non gradita. Senza dimenticare una possibile nuova puntata della sua vita italiana. Per ora Mire resta in silenzio ma è evidente che, a quel tavolo da poker, presto o tardi, sarà protagonista: o incassa, o rilancia.