Zappacosta accelera Deve prendersi la Roma
Il terzino ha giocato appena 12’ ma vuole convincere Fonseca e il club a tenerlo. E punta pure alla Nazionale
Forse non è ancora al cento per cento, gli manca ancora qualcosina per essere davvero al top, per tornare il giocatore che aveva conquistato la Nazionale e anche un posto in Premier League. Di certo, però, la voglia di tornare è già volata anche oltre i livelli massimali. Ci fosse un termometro per valutare l’intensità del desiderio di tornare in campo, rischierebbe di segnare rosso fisso, ai livelli massimi. Già, perché Davide Zappacosta davvero non vede l’ora di rimettere piede in una partita ufficiale. Arrivato in estate dal Chelsea (in prestito secco) per essere il titolare della fascia destra, finora in giallorosso è riuscito a collezionare in tutto appena 12 minuti: quelli giocati nella prima partita contro il Genoa, quando subentrò al posto di Florenzi (tra l’altro divorandosi il gol della possibile vittoria). Poi una lesione al polpaccio prima del derby e poi la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro lo hanno messo fuori causa. Fino ad oggi, appunto.
La grande voglia
Praticamente Zappacosta non gioca una partita ufficiale da oltre 9 mesi, visto che quel Roma-Genoa è datato 25 agosto 2019. Poi c’è stato spazio solo per una panchina in Austria, in casa del Wolfsberg, in Europa League. Il resto è stata una sofferenza a cui ora vuole dire basta. Per respirare la Roma ancora a lungo e per riprendersi presto anche la Nazionale. Gli obiettivi di Davide, infatti, ora sono sostanzialmente due: convincere la Roma a tenerlo anche nella prossima stagione (cosa a cui a Trigoria pensano, magari rinnovando il prestito con il Chelsea) e rimettersi in carreggiata anche in azzurro, per essere tra i 23 che poi il c.t.
Roberto Mancini porterà ad Euro 2021. In questa ripartenza Davide si sta allenando con il gruppo, forse gli manca ancora un 10% di confidenza con la palla e nei movimenti in cui viene sollecitato il ginocchio. Ma oramai ci siamo, non vede l’ora di dimostrare il suo valore. Ed è pronto a mettere la freccia sui concorrenti diretti nel ruolo di terzino destro: Bruno Peres, Santon e Spinazzola.
Quarantena solitaria
Anche perché nel periodo di lockdown Davide è stato davvero da solo. Non è uno modo di dire, è la verità. Nel senso che la famiglia e anche la fidanzata Camilla erano a Sora, dove Zappacosta è nato e cresciuto: in tutto 115 chilometri dalla Capitale, poco più di un’ora di macchina, volendo un tragitto da poter fare anche tutti i giorni. E
Zappacosta, invece di decidere di tornare a casa, ha preferito restare a Roma, rispettando anche le indicazioni e i suggerimenti che arrivavano dal club. Ecco, in quei due mesi lì ha lavorato sulla ripresa e sulla tenuta del ginocchio, ma incamerando ancora più voglia di tornare. Forte come prima, se non di più. Anche perché, appunto, Roma è davvero ad un passo da casa e nei desideri di Davide c’è davvero quello di colorare il futuro ancora di giallorosso. Fonseca ci crede, ma vuole aspettare le partite vere per dare un giudizio definitivo. Esattamente come la Roma. Ed esattamente come Davide. Che, però, è certo che presto potrà dimostrare tutto il suo valore.