Premier tra spezzatino e nuovi contagi
Le tv vogliono la maratona (e lo sconto). Approvate le sedute di gruppo, ma 4 positivi
Nel giorno in cui i venti club della Premier hanno votato all’unanimità il ritorno agli allenamenti al completo «evitando il più possibile contrasti e contatti ravvicinati», vengono anche resi pubblici gli esiti del terzo giro di tamponi: 1.008 test e 4 positivi. Il totale dei contagiati sale così a 12 dopo 2.752 esami. I quattro, per ora anonimi, saranno isolati una settimana, secondo le procedure del protocollo.
Caso Ramsdale
L’annuncio delle quattro positività arriva poche ore dopo la confessioni dell’allenatore del Bournemouth, Eddie Howe. Il tecnico inglese ha raccontato la storia del portiere Aaron Ramsdale, negativo al primo tampone per diventare poi «infettato», benché asintomatico, appena 24 ore dopo. «I miei calciatori sono in ansia. Posso immaginare che lo siano allo stesso modo in cui mi sento io. Non c’era alcun positivo nel nostro gruppo durante il primo giro di test e ci sentivamo a nostro agio. Questa storia ha turbato tutti». Ramsdale, 22 anni, 28 presenze e 44 gol incassati nella stagione in corso, è uno degli emergenti del gruppo di Howe. «Ho seguito le regole con attenzione, ma
La votazione Club unanimi sul ritorno agli allenamenti al completo
quando ho saputo di aver contratto il virus è stato spaventoso», le parole del giovane portiere.
Quarto giro
Domani e venerdì, quarto giro di test. Aumenterà il numero delle persone per ciascuna squadra, tra calciatori, staff e lavoratori in genere: 60. Si potranno effettuare quindi 1.200 tamponi in totale e sarà un esame più significativo perché da oggi si torna a lavorare con le rose al completo. Il via libera di ieri è un punto a favore per chi spinge per il ritorno in campo tra il 12 e il 19 giugno. Gli allenatori sono soddisfatti: in tanti avevano lamentato la difficoltà e anche la noiosità delle sedute a gruppi. «Si torna a fare calcio sul serio», lo slogan generale.
Le tv
Oggi è il data day per la ripartenza della Premier e le televisioni aspettano la scelta finale per preparare i palinsesti. Lo scenario all’orizzonte prevede la trasmissione di tutte le gare, ben 92. Alle 47 già inserite nei programmi precedenti, si aggiungerà un pacchetto di 45 che dovrebbe essere così scorporato: 32 a cura di Sky Sport, 8 in quota Bt Sport, 5 tra Amazon e Bbc. L’idea è quella di proporre weekend in stile abbuffata, con cinque gare al sabato e altrettante la domenica, seguendo questi orari: 13, 15, 17, 19 e 21. Dieci ore, una maratona. Per i turni di metà settimana, l’idea è quella del formato Champions, giocando alle 19 e alle 21. Nell’incontro con le televisioni si parlerà anche di denaro. Le emittenti chiedono uno sconto pesante, affermando che il prodotto trasmesso «non sarà dello stesso livello del pacchetto precedente per la mancanza di pubblico». Le tv pretendono una decurtazione del 50% sulla terza rata. In alternativa, si propone il taglio sulla prima quota della stagione 2020-2021. Comunque vada, un bagno di sangue, ma ancora peggio andrà se la stagione non dovesse arrivare alla conclusione: quasi un miliardo di euro in fumo.