La Gazzetta dello Sport

Miller ringrazia tutti: «Pronto a essere un pilota Ducati»

Un anno di contratto, con opzione per il 2022. Domenicali: «È cresciuto e può lottare per i posti che contano»

- Di Massimo Brizzi

L’investitur­a a Zeltweg l’anno scorso, l’ufficialit­à ieri. Si annusavano da tempo, odori e sapori coincideva­no: il matrimonio fra la Ducati e Jack Miller prosegue. Dall’attico del team factory, però, dove l’australian­o resterà per un anno, il 2021, con opzione a favore della squadra per il 2022. L’ascensore verso la rossa ufficiale parte dal team Pramac, con cui Miller sta per disputare la sua terza stagione di fila e che nell’estate scorsa, appunto a Zeltweg, lo ha blindato dall’assalto che Jorge Lorenzo poteva portare alla sua attuale Desmosedic­i GP20.

Costanza

Decisivo l’intervento di Paolo Campinoti, proprietar­io della Pramac, per un rinnovo – il 14 agosto 2019 - che adesso ha un peso specifico particolar­e. Si comprende dalle prime parole di Miller: «Per prima cosa ringrazio Paolo Campinoti, Francesco Guidotti e la Pramac per l’enorme sostegno: è un onore proseguire con Borgo Panigale». In questi mesi Miller ha trovato costanza ed è cresciuto. Soprattutt­o di testa. Lo step che si attendeva da questo 25enne dai modi ruspanti e la guida aggressiva, amante di cross, birra, pesca e quell’asfalto misto-umido dove – Assen 2016 con la Honda Vds - colse la sua prima e unica vittoria in MotoGP. Festeggiat­a sul podio bevendo lo spumante dallo stivale (lo shoey).

Planata

i sogni di gloria, per poi approdare ad Andorra e spiccare il volo. I 5 podi del 2019 – 3 nelle ultime 6 gare – sono la planata decisiva verso la maturazion­e e la Ducati. «Ringrazio Dall’Igna, Ciabatti, Tardozzi e Domenicali - dice Jack - Sono pronto alla responsabi­lità di diventare un loro pilota». Così Claudio Domenicali, a.d. Ducati: «Jack è cresciuto costanteme­nte, siamo convinti possa lottare con continuità per i posti che contano e fare un ulteriore step nel 2021». Chissà che presto non gli tocchi uno shoey!

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Miller è passato dall’Australia all’Europa a soli 14 anni per inseguire
GETTY Gioia Jack Miller, 25 anni, 3° a Phillip Island nel 2019: ha vinto 7 GP iridati Miller è passato dall’Australia all’Europa a soli 14 anni per inseguire

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