BRIVIDO CALCIO
Sospetto positivo nello staff di Miha: squadra a rischio quarantena Oggi vertice col ministro per la ripartenza. Idea Lega: gare alle 21.45
Per ora è una «sospetta positività». Ad ore potrebbe diventare acclarata oppure no, e nel primo caso scatterebbe il ritiro fiduciario di tutto il grupposquadra in un hotel cittadino. Anche il Bologna - dopo tre giri di tamponi e test sierologici risultati tutti negativi - deve far fronte al contagio da Covid-19: la nota della società delle 16,02 di ieri - che per ragioni di privacy omette nome e cognome evidenzia appunto la sospetta positività di un membro dello staff e non di un giocatore. Nella dicitura “staff” non si intendono i dirigenti, che comunque si sono sottoposti anch’essi a tamponi e test sierologici: negativi. E il tampone - già ieri pomeriggio - è stato rifatto al membro dello staff sospettato positivo. L’esito di oggi sarà decisivo proprio mentre calcio e governo decideranno sulla ripartenza.
Sinisa e staff
Detto che questa mattina - in via cautelativa - riprenderanno gli allenamenti in modalità individuale, quindi senza contrasti, tackle e docce al campo, ecco i membri dello staff di Sinisa Mihajlovic (e non si tratterebbe di lui, che come si sa ha un fronte aperto dal luglio 2019 nella costante lotta alla leucemia ): ci sono il vice Miroslav Tanjga, il tattico Emilio De Leo, i collaboratori tecnici Gabriel Raimondi e Renato Baldi, il preparatore dei portieri Luca Bucci, i preparatori atletici Massimiliano Marchesi, Stefano Pasquali e Nicolò Prandelli oltre al match analyst Davide Lamberti. «L’ultima serie di esami a cui è stato sottoposto il gruppo-squadra ha evidenziato un caso di sospetta positività al Covid-19 relativamente a un membro dello staff - scrive il Bologna -. In attesa di ulteriori approfondimenti, la squadra in via precauzionale riprenderà gli allenamenti in forma individuale e ad orari differenziati senza uso di locali comuni. Nel caso in cui fosse confermata la positività, il grupposquadra sarà isolato in ritiro».
Hotel o no
Si attende quindi l’esito di oggi per capire come muoversi, quindi se andare in ritiro o meno: l’hotel, che era stato individuato da tempo, è il Savoia Regency in zona San Donato, destinazione che diventerà appunto definitiva (e per 15 giorni) in caso di conferma della positività di cui sopra. Nel caso in cui la «sospetta positività» del membro dello staff non dovesse essere invece confermata, ecco che la squadra non dovrà andare in ritiro e in isolamento fiduciario.
Falsa positività?
In sostanza: serviranno due positività consecutive del soggetto in questione per dare il via alla quarantena di gruppo e, viceversa, due negatività per proseguire il lavoro solito (di gruppo) ed evitare la quarantena. E, a volte, succede anche che esista
una positività cosiddetta falsa, e quindi non è escluso che il membro positivo al tampone di martedì scorso possa risultare negativo a quello ripetuto ieri. I tamponi vengono fatti ogni quattro giorni: a parte la ripetizione per il soggetto dello staff in questione, la squadra si sottoporrà ancora venerdì prossimo. Il protocollo Figc, val la pena ricordarlo, recita che «qualora, durante il periodo di ripresa degli allenamenti di gruppo, ci sia un caso di accertata positività al Covid-19, si dovrà provvedere all’immediato isolamento del soggetto interessato(...). Da quel momento, tutti gli altri componenti del gruppo squadra verranno sottoposti ad isolamento fiduciario presso una struttura concordata; saranno sottoposti ad attenta valutazione clinica sotto il controllo del Medico Sociale, saranno sottoposti ad esecuzione di Tampone (anche rapido) ogni 48 ore per 2 settimane, oltre ad esami sierologici da effettuarsi la prima volta all’accertata positività e da ripetersi 10 giorni dopo». Stamattina, dalle 10,30, allenamenti a Casteldebole. E, soprattutto, l’esito (dirimente) dell’ulteriore tampone.