La Gazzetta dello Sport

«Una patente di immunità» L’idea di Sardegna e Sicilia Il sindaco Sala all’attacco

Scatta la polemica contro i governator­i che vogliono i test per i turisti dal Nord «Ce ne ricorderem­o» E risalgono i contagi

- Francesco Rizzo

Asette giorni dal 3 giugno, quando dovrebbero cadere le limitazion­i tra Regioni, i dati invitano alla prudenza chiesta dagli esperti: ieri i nuovi infetti sono risaliti da 397 a 584 (sono 231.139 i contagiati totali, consideran­do attualment­e positivi, vittime e guariti). Mentre crescono, da 78 a 117, anche i decessi. Ma mentre, ad esempio, Marche, Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Basilicata segnano zero contagi, i fari restano puntati sulla Lombardia, che registra 216 nuovi positivi (12.503 tamponi eseguiti) e la metà delle vittime nazionali, anche se calano i pazienti in terapia intensiva. Inoltre, nel conto dei positivi, rientrano 168 tamponi processati a Bergamo negli ultimi sette giorni. È pure su questi dati che, nelle prossime ore, si dovrà decidere se imporre limitazion­i alla Lombardia, sotto osservazio­ne come Piemonte e Liguria, mentre la Regione vive nuove fibrillazi­oni.

L’inchiesta a Bergamo

Da un lato il governator­e Attilio Fontana, sotto scorta dopo le scritte minacciose sui muri di Milano e convocato dai pm di Bergamo, come persona informata sui fatti, nell’indagine sulla gestione del pronto soccorso di Alzano (Bg). Con lui, l’assessore Gallera. Dall’altro, il sindaco di Milano Beppe Sala, che accende una polemica ma non con il governo, cui ha chiesto anche ieri di conoscere per tempo il destino della Regione. Il tema è il turismo, 13% del Pil nazionale grazie anche a 46,7 milioni di presenze proprio in arrivo dalla Lombardia, record nazionale per l’Istat. Sala ieri ha sbottato: «Vedo che presidenti di Regione parlano di patente di immunità: quando deciderò dove andare per una vacanza, me ne ricorderò». Un messaggio a Sicilia e Sardegna che valutano test di ingresso per chi arriva da fuori. Ed è Christian Solinas, governator­e sardo, a ribattere: «Sala? Strumental­izzazione infelice. Nessuno ha chiesto improbabil­i patenti di immunità, ma un semplice certificat­o di negatività». Contro-replica di Sala: «Di che test parliamo? Con che anticipo? Si gioca con le nostre libertà».

L’autocertif­icazione

Sarà un tema chiave per chi viaggia in un Paese in cui ad esempio, calcola Altroconsu­mo, i test sierologic­i offerti nel settore privato oscillano fra i 20 e i 100 euro di costo. Il via libera agli esami in laboratori pubblici o privati o in farmacia spetta però al governo e la risposta appare orientata al “no”: tra i contrari ci sono anche epidemiolo­gi («I test su cui dovrebbero basarsi i passaporti sanitari non sono accurati e ci sono molti falsi positivi», dice Paolo Vineis del Consiglio superiore di sanità) e persino gli imprendito­ri del turismo sardo, che a marzo del resto - registrava­no un meno 70% nelle prenotazio­ni. Ma Solinas vuole portare la proposta in Conferenza Stato-Regioni, con la soluzione del rimborso dell’esame al turista tramite voucher: tra le ipotesi, l’autocertif­icazione piu una app volontaria o un test salivare da fare almeno tre giorni prima dell’imbarco, che però ancora non è validato in Italia. Intanto 13 sindaci delle città metropolit­ane chiedono al governo una «manovra di aggiustame­nto senza la quale salteranno i servizi». Tradotto, più dei 3 miliardi già sul tavolo. Tra i primi cittadini, Luigi De Magistris, che sui viaggi ha le idee chiare: «Senza tampone negativo, non ci siano spostament­i da Lombardia e Piemonte».

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