Gallinari
«Lo sport fa bene e manca a tutti Saremo migliori»
Quanto mi è mancato il pallone! E il basket, che è il mio lavoro ma anche la mia passione
Negli Usa momento difficile, ma questa protesta è importante Le cose devono cambiare
Come dice Will Smith, il razzismo in America c’è sempre stato, solo che adesso viene filmato
Danilo attende il ritorno della Nba «Strano senza tifosi, sarà una sfida»
di
Danilo Gallinari aspetta ancora. L’Nba è ferma in attesa di capire come ripartire, ma Gallo è pronto a ricominciare dallo sport, come il motto dell’Inno all’Italia organizzato da La Gazzetta a cui ha partecipato assieme a tanti altre eccellenze azzurre dello sport. «Mi è mancata la mia passione, la pallacanestro, che è il mio lavoro ma anche quello che amo» racconta via Skype da Oklahoma City.
3Danilo,
pronto alla ripresa dell’Nba?
«Non sappiamo ancora le date. Ma ci stiamo preparando».
3Cosa
si aspetta ?
«Sarà una situazione strana, diversa. Penso ci saranno difficoltà ad adattarsi a questa nuova normalità. Però dovremo essere pronti subito, perché quando riprenderemo lo faremo ad un ritmo molto alto. Giocare senza tifosi sarà sicuramente la cosa più strana, ma dovremo abituarci anche a quello».
3Intanto
ha ripreso ad allenarsi.
«Gli allenamenti di squadra non possiamo farli. Per ora solo individuali, con regole molto ferree: ad esempio, l’allenatore con cui lavoro mi passa la palla con guanti e mascherina. È strano, ma sono misure di sicurezza per ora necessarie. Dobbiamo tenerci in forma così».
3Per
il lockdown è rimasto due mesi senza pallone
«Mai capitato, mentalmente è stata tosta. Nella mia carriera spero non ricapiti più. Nella vita non lo so».
3Ha
passato tutto questo tempo con la sua fidanzata, Eleonora. Com’è andata?
«La convivenza molto bene. Abbiamo entrambi dovuto riorganizzare le giornate, visto che la nostra quotidianità non era più quella di prima. Ci siamo inventati un po’ di cose e ci siamo divertiti. Se è stata difficile, è stata per la nuova normalità, non certo per la convivenza. Si dice che se le coppie resistono in quarantena resistono per la vita: siamo stati bravi».
3Ha
riscoperto qualcosa? «La chitarra. Avevo iniziato a Denver, 5-6 anni fa, e lì l’avevo lasciata. Me la sono fatta spedire e ho ricominciato».
3Da
dove riparte lo sport italiano?
«Non dalla pallacanestro, che è ferma. Lo sport fondamentale in Italia è il calcio, quindi si riparte da lì ma anche da tutti quelle discipline che possono ricominciare. Lo sport fa bene, non solo a chi lo pratica ed è protagonista sul campo, ma anche a chi lo guarda. E la ripresa fa bene a tutti. Noi giocatori non vediamo l’ora di riprendere, anche per far contento chi vuole vederci giocare».
3Negli
Usa lo sport è stato subito messo al centro della ripartenza del paese. Qui in Italia c’è voluto un po’ di più a capirne l’importanza…
«Lo sport è fondamentale. Per tante cose. Un esempio: c’è un ragazzo che lavora per i Thunder e che è a casa con moglie e i due figli. Mi raccontava che i ragazzi chiedono quotidianamente cosa guardare in tv, una cosa che prima non facevano perché sapevano benissimo cosa guardare: la pallacanestro, i Thunder. Lo sport manca a tante famiglie».
3Come
vive proteste e violenze di questi giorni negli Usa? «È un momento sicuramente difficile. Eleonora un paio di giorni fa sui suoi social ha mostrato in diretta cosa stava succedendo sotto casa nostra. Abbiamo assistito prima ad una protesta pacifica, poi le persone hanno cominciato a distruggere negozi e vetrine. Ma questa è una protesta importante. È fondamentale cambiare, è fondamentale ascoltare, che il governo ascolti e tutti i cittadini guardino bene cosa sta succedendo. Le cose devono cambiare».
3Ha
mai assistito ad un episodio di razzismo?
«Nella mia carriera fortunatamente no. Vivo in uno sport dove la maggioranza dei giocatori sono afroamericani. L’ha detto bene Will Smith, ma me lo raccontava Wilson Chandler, per anni mio compagno di squadra: queste cose, purtroppo, sono sempre successe, solo che ora vengono filmate. Chiunque può mostrarle in diretta, a tutti. Anche se ci sono sempre state, non devono succedere più».
Molti suoi colleghi si sono già fatti sentire.
«Ed è molto importante. Molti di loro sono scesi in strada a marciare con la gente, dando una risposta bellissima che non si fermerà certo qui. È stato bello vedere come hanno reagito i giocatori, come ha reagito la nostra associazione».
3
Torniamo in Italia: come pensa uscirà da quello che ha vissuto negli ultimi mesi? «Conosco il nostro Paese, gli italiani, la mia famiglia: usciremo sicuramente meglio da tutto questo. Ogni ostacolo, ogni passo indietro, è solo una preparazione ai tanti passi avanti che ne seguiranno, al miglioramento che arriverà».
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Ogni ostacolo, ogni passo indietro, sono preparazione per i tanti passi avanti che di sicuro seguiranno DANILO GALLINARI SULLA RIPARTENZA DELL’ITALIA DOPO LA PANDEMIA
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