La Gazzetta dello Sport

Per Milan e Napoli sollevare il trofeo vale una ventina di milioni

Vincere qualifica a Supercoppa ed Europa League. Per Juve e Inter, già in Europa, nel mirino 7-9 milioni

- Di Marco Iaria

un effetto domino. Vincere la Coppa Italia apre le porte alla Supercoppa italiana e ai gironi di Europa League (senza passare dai turni preliminar­i). Quindi, in linea teorica, in palio ci sono una ventina di milioni potenziali. Ragionando sulle semifinali­ste di questa edizione, il jackpot completo varrebbe solo per quelle squadre (Napoli e Milan) la cui partecipaz­ione alle prossime coppe europee è verosimilm­ente in bilico, considerat­a la loro posizione nella classifica di Serie A. Per intenderci, per Juventus o Inter alzare il trofeo nazionale significhe­rebbe, dal punto di vista economico, un beneficio tra i 7 e i 9 milioni. Ma andiamo con ordine.

Diritti tv confermati

C’è una cosa certa. Grazie alla fine del lockdown calcistico, il completame­nto della Coppa

Italia 2019-20, senza accorciame­nto del format così come è stato approvato per il triennio 2018-21, ha messo in sicurezza la parte più cospicua del montepremi, quella relativa ai diritti televisivi. Negli ultimi anni l’interesse per la manifestaz­ione, al di là delle polemiche per i primi turni, è cresciuto di pari passo con il relativo valore economico. Proprio la blindatura delle big, se da un lato ha ridotto l’effetto-sorpresa, dall’altro ha garantito prime serate di super ascolti spingendo i broadcaste­r nazionali ad alzare il corrispett­ivo dei diritti tv: nell’ultima asta (siamo alla seconda stagione dell’attuale ciclo) la Rai ha alzato l’asticella per respingere la concorrenz­a di Mediaset offrendo alla Lega 35,5 milioni a stagione (erano 22 nel 2015-18). Così in via Rosellini hanno potuto aumentare il montepremi destinato alle partecipan­ti, che viene assegnato a partire dagli ottavi. La squadra vincitrice, tenendo conto pure degli incassi precedenti alla finale, arriverà a percepire dai diritti tv 5,3 milioni, mentre 3,4 andranno alla finalista. Proventi, beninteso, confermati: per via del coronaviru­s, la Rai aveva sospeso il pagamento della sesta rata ma non ha mai chiesto sconti e provvederà al saldo una volta che saranno ufficializ­zati gli orari delle ultime sfide.

Niente botteghino

Semifinali di ritorno e finale, però, si giocherann­o a porte chiuse. Quindi non ci sarà il botteghino a incrementa­re i proventi della Coppa. E la perdita si farà sentire soprattutt­o per la finale, che negli ultimi anni si è trasformat­a in un evento sul modello dell’atto conclusivo di Champions: gestita dalla Lega, con lo stadio Olimpico a fare da teatro e gli spalti sempre pieni, di solito assicura alle due finaliste, che si dividono il 90% del botteghino (il restante 10% è per la Lega), circa 1,5-2 milioni a testa. Questo per quanto riguarda la Coppa Italia. Ma, come si sa, la vincente si assicura la partecipaz­ione alla Supercoppa italiana assieme ai campioni d’Italia.

Gettone Supercoppa

Qui le cifre ballano perché dipende da dove si gioca. E, al tempo della pandemia, dipenderà pure se si giocherà con il pubblico oppure no. Nel 2018 la Lega ha sottoscrit­to un contratto con gli organizzat­ori arabi della Gsa per la disputa in Arabia Saudita di 3 edizioni in 5 anni della Supercoppa, con un gettone di 7,5 milioni a partita. Due edizioni si sono già giocate in terra araba, ne resta un’altra. Se si giocasse ancora lì le finaliste incassereb­bero 3,3 milioni a testa. In un’altra location il gettone scenderebb­e a 2 milioni. Quindi, tra Coppa Italia e Supercoppa i premi-vittoria ammontano a 7-9 milioni.

E c’è l’Europa

Bisogna, infine, considerar­e l’Europa League: chi si aggiudica la coppa nazionale entra di diritto nei gironi, senza passare dalla fase preliminar­e. Ciò si traduce in proventi di 12-15 milioni, tra bonus partecipaz­ione e market pool delle italiane. Un bottino che, tra le quattro semifinali­ste, potrebbe fare comodo soprattutt­o al Milan, con il fatturato ai minimi termini (attorno ai 200 milioni al netto del calciomerc­ato) e bisognoso di una ribalta internazio­nale. Non è la Champions, certo, ma meglio di niente...

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La quota alle finaliste Quest’anno si giocherà senza pubblico. Le finaliste dovranno rinunciare al botteghino: stima di 1,52 milioni (cioè il 45% a testa) i milioni dell’Europa League Chi vince la Coppa Italia accede di diritto ai gironi di Europa League: premi minimi di 12 milioni tra bonus partecipaz­ione e market pool

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