La Gazzetta dello Sport

La promessa di Lautaro

IL TORO È CON CONTE DUE MESI A TUTTA PER SPINGERE L’INTER PRIMA DI ANDARE ALLA CORTE DI MESSI

- Di Carlo Angioni

L’argentino ha parlato con l’allenatore: è attratto dal futuro al Barça ma garantisce il massimo impegno. E Antonio accelera: ad Appiano prima partita vera dopo 3 mesi

La promessa fatta al Barcellona cambierà il suo futuro. La promessa fatta all’Inter è una garanzia per il presente. Lautaro Martinez, attore protagonis­ta della telenovela di mercato dell’anno, sa bene che per lo sbarco nella galassia dell’amico Messi servirà ancora tempo. Ecco perché pur avendo detto sì al contratto milionario del Barça adesso è pronto all’ultima missione con la maglia nerazzurra numero 10. Giocare a tutta la volatona di fine stagione, tenere lontane le distrazion­i in salsa catalana, provare a guidare l’Inter in un difficile assalto alla triplice corona in Coppa Italia, Serie A ed Europa League. Con Conte in queste settimane di allenament­i ad Appiano Gentile c’è stato il tempo di parlarsi a quattr’occhi, di confrontar­si su questo insolito calcio d’estate. Meglio essere chiari e remare da subito nella stessa direzione, perché quel «chiacchier­iccio» di cui Antonio parlava prima della sfida con la Lazio, a metà febbraio, a proposito delle voci di mercato, è diventato un rumore quasi assordante. Al di là dello stato della trattativa con il Barça, dei continui richiami di Messi e di quei 90 milioni più una contropart­ita (al momento Junior Firpo è in cima ai desiderata nerazzurri) dai quali Zhang non intende muoversi in alcun modo, l’Inter sul Toro ci conta eccome, anche e soprattutt­o adesso. Se poi il Barcellona, che ha appena chiesto ai suoi giocatori di tagliarsi ancora di più lo stipendio, non farà il passo entro il 7 luglio, quando scadrà la clausola, non è escluso che l’Inter ad agosto proponga un nuovo, ricco contratto al numero 10. Ma quello è il futuro, ora si deve pensare al presente. Lautaro è molto più maturo di quanto non dica la carta d’identità da quasi 23enne. Sa che un finale con il botto è il miglior biglietto da visita per entrare al Camp Nou da top player. E così sarà: c’è un patto con l’Inter e con Conte, a cui ha detto che non si può dire no a Messi e ha garantito l’impegno totale fino a quando starà a Milano.

Un nuovo capitolo

D’altronde il Lautaro nerazzurro ha già vissuto tante vite in quasi due anni milanesi. Con Spalletti è stato prima il ragazzino da svezzare alle spalle di Icardi, poi il sostituto dell’ex capitano ammutinato, infine l’alter ego di Maurito quando Luciano non sapeva chi scegliere nella rincorsa alla Champions. Con Conte la storia è stata molto diversa. Il Toro a lungo è stato l’uomo che trasformav­a in oro ogni pallone (grazie anche a Lukaku), poi da fine gennaio sino alla Juve si è vista una brutta copia dell’attaccante, con 5 partite di fila a secco. Adesso, eccolo pronto a un nuovissimo capitolo. Il più importante, per l’Inter e per sé. E ieri ad Appiano è stata una giornata chiave verso la ripartenza, perché Conte ha fatto giocare la prima partita vera. Il ritorno della semifinale di Coppa Italia a Napoli è tra una settimana, i nerazzurri – con l’innesto di qualche Primavera – hanno giocato 90 minuti, come non succedeva dall’8 marzo, dal k.o. all’Allianz Sta

Fase di stallo La trattativa col club catalano è in stand by: si va a luglio

dium. E Lautaro, così come i compagni, ha potuto riassaggia­re il sapore dell’agonismo. La condizione generale è buona, le sensazioni dentro lo spogliatoi­o sono molto positive. Si vede che il lavoro fisico è servito, così come il lavoro mentale di Antonio. Che in questo è un vero maestro: l’Inter deve partire di slancio, oggi e domani Appiano rimarrà chiuso, da lunedì non ci sarà più un attimo di respiro. Gasare il gruppo e in particolar­e Lautaro era uno dei primi obiettivi nella lista dell’allenatore, avere dal numero 10 argentino le risposte che voleva alla voce “motivazion­i” è un timbro di qualità sulla volata di fine anno.

Lu-La decisiva

Conte all’Inter è partito a fine agosto con 6 vittorie su 6 in campionato, il Toro ha segnato 6 gol nelle prime 13 partite: tenere la stessa media nei match che rimangono per chiudere il campionato sarebbe una garanzia per tenere vive le ambizioni di rimonta del presidente Zhang. L’argentino e Lukaku sono gli uomini a cui Antonio si è aggrappato, nelle serate di grazia e nei momenti di difficoltà. E anche se stanno vivendo un momento personale molto diverso, con Romelu unica certezza dell’attacco nerazzurro che verrà, quando ci sarà da ritornare in campo sarà nuovamente la Lu-La la coppia dei sogni nerazzurri. Per pensare al Barcellona e a Leo Messi ci sarà tempo: Lautaro ha fatto una promessa all’Inter.

Le motivazion­i

Vietato distrarsi: il numero 10 vuole chiudere al top a Milano

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GETTY Il Toro e il generale Nella foto grande Lautaro Martinez, 22 anni; a sinistra in piccolo Antonio Conte, 50 anni

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