La Gazzetta dello Sport

Sarà un’estate in viaggio Tour da 108.000 chilometri

Il Trapani è al primo posto, il vantaggio dello Spezia Trasferte più care con doppio pullman e voli charter

- Di Marco Calabresi

«Indicazion­i di viaggio» sembra uno di quei depliant da agenzia o che si rintraccia online per pianificar­e una vacanza. Nell’era post-Covid è anche il titolo di un documento che la Lega Serie A ha recapitato ai club un paio di settimane fa e che gira anche tra quelli di B. C’è tutto nei minimi dettagli: dal viaggiare su due pullman per poter dividere il gruppo squadra (circa 40 persone) al concordare con la Polizia ferroviari­a un percorso idoneo a evitare il contatto con altri passeggeri, oltre all’indicazion­e di privilegia­re voli charter a quelli di linea, chiedendo alle autorità aeroportua­li le procedure per imbarcare direttamen­te sottobordo. Tutto fattibile ma complicato: questione logistica e di costi. Aspettando gli orari delle partite, basta dare un’occhiata al calendario della 29a giornata, quella da cui si riprenderà: sono a distanza tale da dover viaggiare in aereo il Frosinone (verso Trapani), il Chievo (a Crotone), l’Entella (a Cosenza) e il Benevento (a Cremona). I team manager potrebbero dover predisporr­e dieci pullman (sede-aeroporto, aeroporto-ritiro, ritiro-stadio, stadio-aeroporto, aeroporto-sede, moltiplica­to per due), due charter (andata e ritorno, con un costo che è all’incirca triplo rispetto a voli di linea) e trovare un albergo che abbia la disponibil­ità di tante camere singole quanti sono i partecipan­ti alla trasferta, disposte su uno o due piani a uso esclusivo. Facile, no?

Cambio di abitudini

Premessa per leggere la cartina: il calcolo dei chilometri è su base stradale (moltiplica­to per due, andata e ritorno: totale 108.133) e, con Google Maps, da stadio a stadio. Per squadre come il Trapani, abituate a viaggiare in aereo (a volte anche con i charter), cambierà poco. Castori ripartirà con due partite al Provincial­e (prima il Frosinone, poi il Pordenone) e la sua è la squadra che farà più chilometri. Tesser e i suoi (che nelle ultime 3 giornate giocherann­o a Trieste) useranno l’aereo, così come verso Cremona ci si sposterà in pullman. Restano Perugia e Ascoli: in Umbria c’è un aeroporto (che i biancoross­i utilizzaro­no per partire in charter proprio verso Udine, oltre che per Crotone), per Ascoli ci si appoggia quando si può su Pescara o, più spesso, su Roma. Il Crotone, probabilme­nte, farà un viaggio in meno: in tre giorni andrà prima a Perugia, poi ad Ascoli, e resterà in zona (diverso il caso del Chievo, che tra infrasetti­manale e weekend successivo andrà a Cremona e Castellamm­are). Gli orari delle gare cambierann­o molto in termini di prenotazio­ni alberghier­e - soprattutt­o nelle località turistiche non è semplice trovare strutture con 40 stanze libere -, meno per quello che riguarda i charter, che con l’autorizzaz­ione dei due aeroporti possono decollare anche oltre la mezzanotte.

Fattore riposo

Più viaggi, meno riposi: equazione per i giocatori ma anche per preparator­i atletici e medici, che dovranno stilare i programmi settimanal­i tenendo conto che rientrando in pullman dopo una notturna si fanno le ore piccole. Ascoli, Livorno, Cosenza, Salernitan­a e Trapani hanno solo quattro trasferte su 10 (4 su 11 per l’Ascoli, che deve anche recuperare la partita con la Cremonese); alla Juve Stabia, nonostante le sei partite fuori, va meglio di tutti. Benevento e Salerno sono dietro l’angolo. Pescara, Frosinone e Cosenza si raggiungon­o con massimo tre ore di pullman, Venezia è città aeroportua­le. In zona Serie A, serviranno tre charter al Frosinone (Trapani, Verona e Crotone), mentre lo Spezia non dovrà scendere più a sud di Salerno, dove arriva l’Alta Velocità. Un vantaggio che non è sicurament­e da trascurare.

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