La Gazzetta dello Sport

Il fondo bonus raddoppia

Bici prese con l’incentivo: ci sono 240 milioni di euro Trovate altre risorse mentre nell’ultimo mese già venduti 600 mila pezzi

- di Francesco Ceniti

Il ministro è stato di parola. Sergio Costa, titolare del dicastero dell’Ambiente, alla Gazzetta proprio qualche giorno fa aveva anticipato: «Gli italiani stanno facendo la fila per comprare le bici, una cosa bellissima e mai accaduta prima, almeno in questa portata. Merito anche dell’incentivo statale da 500 euro. Voglio rassicurar­e tutti: metteremo più risorse nel fondo governativ­o. Nessuno deve correre il rischio di restare senza bonus». Detto, fatto. Perché Costa durante il question time al Senato ha annunciato di aver “trovato” ben 70 milioni di euro da aggiungere ai 120 già inseriti nel Decreto Rilancio. Non solo, altri 50 dovrebbero arrivare a breve, durante il passaggio parlamenta­re che porterà alla conversion­e del provvedime­nto. Insomma, alla fine ci sarà un raddoppio (240 milioni di euro) per spingere l’acquisto di biciclette, ma pure monopattin­i elettrici. Il tutto pensato per una viabilità cittadina diversa: più ecologica, salutare e meno rischiosa rispetto ai mezzi pubblici tradiziona­li (metro, treni, bus e tram) in tempi di coronaviru­s.

Scorte quasi finite

Le buone notizie per gli appassiona­ti delle due ruote, ma anche per società e commercian­ti, non finiscono qui. Intanto, le file nei negozi non accennano a diminuire e i dati confermano il boom di vendite, raddoppiat­e nell’ultimo mese rispetto al 2019. «Sono state acquistate dalle 500 alle 600 mila biciclette. Con un prezzo medio di circa 380 euro», spiega Piero Nigrelli direttore dell’Ancma, l’associazio­ne di Confindust­ria che raggruppa le società del settore. La cosa quasi paradossal­e è che nessun consumator­e ha ancora intascato un euro dal bonus, questo perché il rimborso (pari al 60% della spesa, con tetto massimo a 500 euro) avverrà tramite una piattaform­a web in via d’allestimen­to sul sito del ministero dell’Ambiente (che spera di renderlo attivo nella seconda metà di giugno). Solo allora, attraverso le credenzial­i Spid (l’identità digitale), si potrà caricare la fattura (lo scontrino non basta) dell’acquisto e avere direttamen­te sul conto corrente la somma dell’incentivo. E chi vuole comprare la bici, farebbe meglio a muoversi per due buone ragioni. La prima: stanno finendo le scorte in quasi tutti i magazzini e quindi c’è il rischio di non trovare la bici desiderata e magari per averla bisognerà aspettare qualche settimana. La seconda: per il rimborso proprio il ministro Costa ha escluso un possibile clic day (con grande sollievo degli italiani, sia per il rischio intasament­o del sito, sia perché c’era il sospetto di soldi insufficie­nti per tutti, sospetto spazzato via dai nuovi fondi), ma ha spiegato che farà fede la data dell’acquisto: il bonus andrà prima nelle tasche di chi ha acquistato il mese scorso per poi proseguire sempre in ordine cronologic­o.

Soldi in busta paga

E questa grande voglia di bici potrebbe portare presto a un’altra rivoluzion­e: soldi da mettere in busta paga per chi decide di andare al lavoro pedalando. Un’abitudine virtuosa già ripagata in altri Paesi europei (come Olanda, Belgio, Danimarca, nord della Francia e Gran Bretagna), ma che troverebbe applicazio­ne anche in Italia proprio per incentivar­e una mobilità in città più ecososteni­bile. In pratica, al dipendente di un’azienda si riconoscer­ebbe un bonus nello stipendio, un tot al chilometro per il tragitto compiuto da casa al lavoro. In Europa la media pagata è di 20/25 centesimi ogni mille metri pedalati. Anche qui ci sarebbe un tetto massimo mensile. L’idea non dispiace al ministro Costa, ma c’è da superare un ostacolo non proprio secondario: l’incentivo è a carico interament­e dello Stato oppure le aziende avrebbero delle agevolazio­ni fiscali? Staremo a vedere, nel frattempo ci sono iniziative singole, come quella della Fantic, società di Treviso produttric­e di bici, che due settimane fa ha proposto proprio questo bonus ai suoi lavoratori.

Gli italiani stanno facendo la fila per comprare le bici, cosa mai vista prima e bellissima

Niente clic day per il rimborso, lo avranno tutti in base all’ordine cronologic­o d’acquisto

 ??  ?? Successo su due ruote Sempre più biciclette in giro nelle città italiane grazie anche al buono mobilità inserito dal governo nel Decreto Rilancio
Successo su due ruote Sempre più biciclette in giro nelle città italiane grazie anche al buono mobilità inserito dal governo nel Decreto Rilancio
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Sergio Costa ministro dell’Ambiente

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