Il fondo bonus raddoppia
Bici prese con l’incentivo: ci sono 240 milioni di euro Trovate altre risorse mentre nell’ultimo mese già venduti 600 mila pezzi
Il ministro è stato di parola. Sergio Costa, titolare del dicastero dell’Ambiente, alla Gazzetta proprio qualche giorno fa aveva anticipato: «Gli italiani stanno facendo la fila per comprare le bici, una cosa bellissima e mai accaduta prima, almeno in questa portata. Merito anche dell’incentivo statale da 500 euro. Voglio rassicurare tutti: metteremo più risorse nel fondo governativo. Nessuno deve correre il rischio di restare senza bonus». Detto, fatto. Perché Costa durante il question time al Senato ha annunciato di aver “trovato” ben 70 milioni di euro da aggiungere ai 120 già inseriti nel Decreto Rilancio. Non solo, altri 50 dovrebbero arrivare a breve, durante il passaggio parlamentare che porterà alla conversione del provvedimento. Insomma, alla fine ci sarà un raddoppio (240 milioni di euro) per spingere l’acquisto di biciclette, ma pure monopattini elettrici. Il tutto pensato per una viabilità cittadina diversa: più ecologica, salutare e meno rischiosa rispetto ai mezzi pubblici tradizionali (metro, treni, bus e tram) in tempi di coronavirus.
Scorte quasi finite
Le buone notizie per gli appassionati delle due ruote, ma anche per società e commercianti, non finiscono qui. Intanto, le file nei negozi non accennano a diminuire e i dati confermano il boom di vendite, raddoppiate nell’ultimo mese rispetto al 2019. «Sono state acquistate dalle 500 alle 600 mila biciclette. Con un prezzo medio di circa 380 euro», spiega Piero Nigrelli direttore dell’Ancma, l’associazione di Confindustria che raggruppa le società del settore. La cosa quasi paradossale è che nessun consumatore ha ancora intascato un euro dal bonus, questo perché il rimborso (pari al 60% della spesa, con tetto massimo a 500 euro) avverrà tramite una piattaforma web in via d’allestimento sul sito del ministero dell’Ambiente (che spera di renderlo attivo nella seconda metà di giugno). Solo allora, attraverso le credenziali Spid (l’identità digitale), si potrà caricare la fattura (lo scontrino non basta) dell’acquisto e avere direttamente sul conto corrente la somma dell’incentivo. E chi vuole comprare la bici, farebbe meglio a muoversi per due buone ragioni. La prima: stanno finendo le scorte in quasi tutti i magazzini e quindi c’è il rischio di non trovare la bici desiderata e magari per averla bisognerà aspettare qualche settimana. La seconda: per il rimborso proprio il ministro Costa ha escluso un possibile clic day (con grande sollievo degli italiani, sia per il rischio intasamento del sito, sia perché c’era il sospetto di soldi insufficienti per tutti, sospetto spazzato via dai nuovi fondi), ma ha spiegato che farà fede la data dell’acquisto: il bonus andrà prima nelle tasche di chi ha acquistato il mese scorso per poi proseguire sempre in ordine cronologico.
Soldi in busta paga
E questa grande voglia di bici potrebbe portare presto a un’altra rivoluzione: soldi da mettere in busta paga per chi decide di andare al lavoro pedalando. Un’abitudine virtuosa già ripagata in altri Paesi europei (come Olanda, Belgio, Danimarca, nord della Francia e Gran Bretagna), ma che troverebbe applicazione anche in Italia proprio per incentivare una mobilità in città più ecosostenibile. In pratica, al dipendente di un’azienda si riconoscerebbe un bonus nello stipendio, un tot al chilometro per il tragitto compiuto da casa al lavoro. In Europa la media pagata è di 20/25 centesimi ogni mille metri pedalati. Anche qui ci sarebbe un tetto massimo mensile. L’idea non dispiace al ministro Costa, ma c’è da superare un ostacolo non proprio secondario: l’incentivo è a carico interamente dello Stato oppure le aziende avrebbero delle agevolazioni fiscali? Staremo a vedere, nel frattempo ci sono iniziative singole, come quella della Fantic, società di Treviso produttrice di bici, che due settimane fa ha proposto proprio questo bonus ai suoi lavoratori.
Gli italiani stanno facendo la fila per comprare le bici, cosa mai vista prima e bellissima
Niente clic day per il rimborso, lo avranno tutti in base all’ordine cronologico d’acquisto