Estate a parametro zero Pedro e Vertonghen le carte
A Trigoria c’è fiducia per l’arrivo dello spagnolo del Chelsea Il centrale del Tottenham è invece l’alternativa a Smalling
Se il mercato in uscita dovrà per forza di cose essere corposo, quello in entrata dipenderà molto anche da chi andrà via. Al netto di questa situazione, la Roma per ora ha sostanzialmente due obiettivi. Prendere un attaccante (possibilmente che possa dare il cambio a Dzeko quando necessario) e un terzino destro.
Questo, però, al netto delle partenze (che in caso dovranno essere sostituite, considerando però che dai 28 giocatori attuali si scenderà a 22-23) e dell’eventuale conferma di Smalling e Mkhitaryan. Non dovessero restare i due giocatori di Manchester United e Arsenal, allora andrebbero sostituiti anche loro. Partendo anche da un’altra valutazione, quello della Roma sarà soprattutto un mercato fatto di parametri zero e di scambi (con la Juve si lavora su Mandragora-Cristante, con la Fiorentina su Spinazzola-Biraghi).
Occhi sulla Premier
Quindi le soluzioni si cercano in Inghilterra. La prima, ovviamente, riguarda la possibilità di tenere ancora Smalling. La Roma per ora ha offerto allo United
questa formula: rinnovo del prestito oneroso a 3 milioni di euro più obbligo di riscatto spostato al giugno 2021 a 14. Adesso bisognerà vedere la risposta dei Red Devils. A Trigoria sono fiduciosi e vogliono insistere fino alla fine. In caso contrario, la prima scelta resta Vertonghen, che in estate sarà libero dal Tottenham e che ha un ingaggio che rientra nei nuovi parametri (al massimo 3 milioni). Alternativa Lovren, il cui accordo con il
Liverpool scade nel 2021 e che può essere portato a casa con 4-5 milioni. Davanti, invece, il preferito di Fonseca resta sempre Pedro, su cui la Roma sta lavorando da tempo e che negli ultimi tempi sembra essersi avvicinato molto. Anche lui è in scadenza con il Chelsea, dove guadagna 5 milioni più bonus. Facendogli un contratto lungo, potrebbe scendere come ingaggio. Su Pedro, però, c’è anche la Juve, considerando la stima che Sarri ha per lui, avendolo allenato proprio al Chelsea. Lo spagnolo, invece, non vuole prendere in considerazione l’idea di tornare a casa (lo cercano Valencia e Betis Siviglia).