Bundesliga, non solo gol In campo contro il razzismo
Bayern sempre scatenato, il Dortmund ringrazia Can Ma si ripetono i messaggi di solidarietà e civiltà
Il Bayern ha effettuato il riscaldamento con una maglia con uno slogan non calcistico, ma la federazione aveva permesso in settimana queste uscite: rosso al razzismo, era scritto sulla Tshirt usata prima del via. E il compito sociale è stato svolto anche indossando una fascia nera al braccio, in partita. Poi è passato al dovere sportivo: esemplare pure quello, tanto che sabato prossimo potrebbe già arrivare il titolo. I quattro gol al Leverkusen, in piena lotta Champions ma senza Havertz, fanno salire a 90 il totale delle reti dei rossi: il record di 101 (‘71-72) è alla portata, mancano 4 giornate. E’ chiaro che una squadra con tale facilità di gioco, voglia di divertimento ed equilibrio delle forze sia messa in prima fila per la
Champions. Però la stagione tedesca dovrebbe finire il 4 luglio, con la finale di coppa, in cui è probabile che ci siano anche i bavaresi. Poi un mese di inattività, mentre le altre leghe importanti dovrebbero invece essere a pieno regime. Sarà quel mese di vuoto a far nascere le speranze della concorrenza? Può darsi, anche se di questi tempi i programmi a scadenza mensile valgono poco.
I protagonisti
Nell’attesa della risposta, nella fotografia di gruppo vincente del Bayern (11° pieno consecutivo) risaltano tanti sorrisi: Lewandowski con il 4-1 di testa tocca quota 30 in campionato e 44 in stagione. Müller arriva al 20° assist, come il record di De Bruyne nel 2015. Entrambi saranno squalificati sabato contro il Gladbach. Per
Müller però sarà un giorno strano: prima squalifica (e per cumulo di ammonizioni) della sua carriera in Bundesliga, 348 gare. Gli altri sul piedistallo: Coman e Gnabry in rete, facilitati anche dalla difesa troppo olandese di Bosz, con due esterni difensivi che sono punte (Amiri e Bailey), infatti vengono lasciati fuori all’intervallo, ma si è già sul 3-1. Di spessore anche la prova di Goretzka: oltre a un gol (tiro angolato per il 2-1) e un assist, colpisce la raggiunta maturità nella gestione del gioco oltre alla crescita muscolare anche nel tronco. Per Flick è la 23a vittoria in 26 gare, i suoi non tremano nemmeno quando vanno in svantaggio al 9’ (Alario) e concedono il 4-2 a Wirtz, a 17 anni e 34 giorni diventa il più giovane marcatore di sempre in Bundesliga.
In ginocchio
Anche Borussia Dortmund e Hertha mandano un messaggio contro il razzismo e si inginocchiano a centrocampo, in silenzio. Tutto l’ambiente sta reagendo con sensibilità alle scene che arrivano dagli Usa. E’ l’ultimo weekend in cui la Bundesliga non ha concorrenza, come grandi campionati. I proclami per civiltà e giustizia la mettono in primo piano in una dimensione non solo sportiva. La gara di Dortmund viene decisa da Can, il Borussia resta a -7. Schick invece manda avanti il Lipsia: 3° centro di fila per l’ex romanista, ma con il Paderborn è 1-1. Lipsia 3°, ma la Red Bull ha estinto 100 milioni di debito del club.