La Gazzetta dello Sport

Caserta resta in sella: «Garantisco, giocheremo in A2»

Il nuovo a.d. è D’Andrea, ex ciclista profession­ista. Oltre a saldare i debiti pregressi, vuole rilevare il PalaMaggiò

- Di Lucio Bernardo - CASERTA

La “palestrina” del Palamaggiò ha ospitato l’esordio di Nicola D’Andrea, 36enne nuovo amministra­tore delegato della Juvecasert­a. L’ex ciclista profession­ista, protagonis­ta di una fuga di quasi 240 chilometri alla Milano Sanremo 2008, ha rilevato la società da Antonello Nevola con un‘insolita e veloce trattativa. Alla presentazi­one c’era anche Manfredo Fucile, presidente regionale delle Federbaske­t, ed ex gloria di Napoli. Per ora il club non ha allenatore, composizio­ne societaria, né sponsor. Entro il 10 giugno bisogna pagare quasi 40 mila euro, eredità dell’ultima stagione di A2 non conclusa causa pandemia. Entro il 30 giugno, pena l’esclusione dal campionato, vanno pagati gli arbitrati intentati dagli ex Michelori, Siva e Czyz transati da Nevola a 120 mila euro. Ci sono ancora gli ultimi tre mesi da

Il Palamaggiò

L’impianto è andato 18 volte all’asta, tutte deserte. Dal valore iniziale di 20 milioni di euro, è arrivato ai 4,5 milioni dell’ultima asta del 27 maggio. D’Andrea per ora rappresent­a la speranza, per quanti amano il basket, di veder rimbalzare il pallone sul parquet del Palamaggiò, di rivedere le canotte bianconere anche se in A2. È l’epilogo delle ultime travagliat­e stagioni. La società nasce nel 1951, vent’anni dopo l’avvento di Gianni Maggiò alla guida, quindi la svolta con la promozione in A1 nel 1982 e la costruzion­e del Palamaggiò in soli cento giorni. Con Tanjevic in panchina e Sarti in società arrivano Oscar poi Dell’Agnello, Lopez, Marcel e Glouchkov, crescono Nando Gentile (ultimo allenatore del club) ed Enzino Esposito, arrivano le prime finali tricolori nel 1986 e 1987 che poi Caserta vincerà con Franco Marcellett­i in panchina nel 1991, dopo la Coppa Italia del 1988. Con il peso sulle spalle della sola famiglia Maggiò, il carico si fa pesante, arriva la retrocessi­one in A2 nel 1994, poi la scomparsa nel 1998. L’anno dopo si riparte dalla B2, poi la B1, la A2 (2005) con il titolo rilevato da Castellett­o Ticino, la promozione in A1 (2008) e la semifinale scudetto nel 2010. Nel 2015 la retrocessi­one in A2 e il ripescaggi­o al posto di Roma autoretroc­essa. Seguono due stagioni con il solo Lello Iavazzi a garantire linfa alla società esclusa poi a luglio del 2017 dalla Serie A. Si riparte per la seconda volta nel 2018 dalla B, rilevando il titolo da Venafro, infine la scorsa estate il ripescaggi­o in A2.

 ?? BETTINI ?? In fuga Nicola D’Andrea, oggi 36enne, alla Sanremo 2008 transare con la squadra pari a poco più di 150 mila euro, poi da costruire la squadra. «Ma la serie A2 si farà», è la garanzia di D’Andrea che punta anche a rilevare il Palamaggiò dalla curatela fallimenta­re.
BETTINI In fuga Nicola D’Andrea, oggi 36enne, alla Sanremo 2008 transare con la squadra pari a poco più di 150 mila euro, poi da costruire la squadra. «Ma la serie A2 si farà», è la garanzia di D’Andrea che punta anche a rilevare il Palamaggiò dalla curatela fallimenta­re.

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