La Gazzetta dello Sport

Il Cataldi 2.0 accarezza un bis da favola con la Lazio

Dopo lo scudetto Primavera spera di ripetersi con la prima squadra. È rinato, Inzaghi gli darà spazio

- di Stefano Cieri - ROMA

Ese fosse lui il nuovo uomo copertina della Lazio in un finale di stagione che può rendere concreti per i biancocele­sti i sogni più grandi? Lui che uno scudetto con la maglia della Lazio lo ha già vinto. Era il 2013 e Danilo Cataldi indossava la fascia di capitano della formazione Primavera biancocele­ste che riportò il tricolore dei baby a Formello. Sette anni dopo può vivere un incredibil­e bis con la prima squadra. Doppiament­e incredibil­e. Perché fino a pochi mesi fa nessuno avrebbe ipotizzato una Lazio in piena corsa per il titolo di campione d’Italia. Ma, sempre fino a poco tempo fa, nessuno avrebbe pronostica­to un Cataldi di nuovo protagonis­ta nella squadra in cui è cresciuto e nella quale, per vari motivi, era poi finito ai margini in maniera che pareva irreversib­ile.

La rinascita

E invece nel corso di una stagione piena di colpi di scena (nel bene e nel male) si sono avverate sia l’una sia l’altra cosa. La Lazio si è inserita a sorpresa tra le pretendent­i allo scudetto e Cataldi si è inserito (altrettant­o a sorpresa) tra i protagonis­ti della cavalcata biancocele­ste. Atto primo della rinascita del centrocamp­ista romano: a ottobre, contro l’Atalanta, entra in campo dopo l’intervallo con la Lazio sotto di tre gol. La sua regia dà ai biancocele­sti la spinta per compiere l’impresa di rimontare fino al 3-3 con cui si chiude la gara. L’ascesa stagionale della Lazio e di Cataldi iniziano proprio quel giorno. Il centrocamp­ista sarà poi ancora protagonis­ta in varie partite, con le perle dei gol segnati contro la Juve in Supercoppa e a Marassi contro il Genoa. Successi che portano la sua firma e che

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i gol di Cataldi in stagione: li ha realizzati contro la Juventus in Supercoppa e contro il Genoa in campionato

si sono rivelati fondamenta­li nella stagione laziale.

Il dodicesimo uomo

Già prima della sosta Cataldi era diventato per Inzaghi una sorta di dodicesimo uomo, da utilizzare come play maker in alternativ­a a Leiva oppure come interno per far rifiatare Luis Alberto o Milinkovic. Ancora di più svolgerà questo ruolo prezioso alla ripresa del campionato, con tante partite da disputare nell’arco di pochi giorni. Ma è molto probabile che Cataldi venga a questo punto utilizzato anche come prima scelta. Lo sarà necessaria­mente se i problemi fisici che interessan­o Milinkovic e Leiva dovessero persistere (il rischio sembra tuttavia scongiurat­o), ma anche in caso di piena disponibil­ità della rosa Inzaghi è intenziona­to ad impiegare molto spesso l’ex capitano della Primavera. La sua freschezza, la sua capacità di interpreta­re più ruoli possono fare la differenza. Ed a suo favore giocano pure le motivazion­i particolar­i che gli derivano dall’essere l’unico romano (col terzo portiere Guerrieri) della rosa laziale.

Piede caldo

C’è poi un ulteriore elemento che rende Cataldi una pedina da tenere in massima consideraz­ione: le sue doti balistiche sui calci da fermo. Un’attitudine che aveva già quando giocava in Primavera e che poi ha confermato in Serie A (tra le sue vittime la stessa Lazio, castigata su punizione quando era in prestito al Benevento). Il gol capolavoro segnato in Supercoppa ed anche quello di Marassi hanno ricordato a chi se ne fosse dimenticat­o quanto le sue punizioni possano rivelarsi decisive per la squadra di Inzaghi. Ancor di più potranno esserlo alla ripresa del campionato. Con tanti impegni ravvicinat­i e col caldo che si farà sentire è facile prevedere che molte partite si risolveran­no con i calci da fermo. Ecco perché Cataldi è destinato ad essere sempre più protagonis­ta nella Lazio. Sognando il bis tricolore dopo quello di sette anni fa con la Primavera.

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GETTY Prezioso Danilo Cataldi, 25 anni, centrocamp­ista

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