La Gazzetta dello Sport

SEMIFINALI DI COPPA ITALIA QUANTO PESANO PER PIOLI E CONTE

- di Luca Calamai

Per la Milano del pallone si avvicina il primo esame. Impegnativ­o come un tappone del Giro. Le semifinali di ritorno di Coppa Italia sono già un passaggio delicato per Conte e Pioli. Intanto perché da tempo due dei più prestigios­i club del calcio italiano non hanno niente da festeggiar­e. L’ultimo trofeo in casa nerazzurra risale ormai a quasi dieci anni fa e il Milan deve accontenta­rsi della Supercoppa Italiana conquistat­a nel 2016. Un’“immagine” che Adriano Galliani conserva ancora oggi gelosament­e nel suo cellulare. Come amava dire Mourinho: «Uno titulo è sempre uno titulo». La Coppa Italia, non è né la Champions né lo scudetto, ma darebbe comunque una spinta al progetto di crescita delle due società. Poi, c’è un aspetto legato all’immediato.

Per i rossoneri la Coppa Italia potrebbe essere una splendida strada alternativ­a per conquistar­e un posto in Europa nella prossima stagione. La grande ressa che accompagna la corsa per il settimo posto in classifica non rasserena certo Romagnoli e compagni.

L’Inter, invece, è ancora in corsa per lo scudetto, ma la sensazione è che Juve e Lazio abbiamo qualcosa in più rispetto ai nerazzurri. Anche se è giusto sottolinea­re che questo strano finale di campionato, senza precedenti, potrebbe rimettere tranquilla­mente in discussion­e qualsiasi gerarchia. Insomma, riassumend­o, la Coppa Italia è importanti­ssima per i nerazzurri e quasi vitale per il Milan. Conte e Pioli hanno molti rimpianti per le gare di andata. L’Inter riparte addirittur­a da uno 0 a 1. E il Napoli oltre al “fattore” (ovviamente virtuale) San Paolo metterà sicurament­e in campo la voglia di dare una svolta positiva a una stagione tutta luci e ombre. Ma la squadra nerazzurra è convinta di poter conquistar­e la finale. Certo, Conte sperava di poter preparare meglio questa sfida. Sperava di avere più tempo per preparare i suoi atleti visto che quella del San Paolo sarà la prima partita vera dopo il lungo stop legato al Covid 19. Però l’Inter in assoluto è più forte. Lo ha dimostrato in campionato quando è andata a vincere 3-1 al San Paolo. Un risultato che consentire­bbe ai milanesi di conquistar­e un posto in finale. Senza contare che le squadre di Conte sono abituate a partire forte e il tecnico ha una gran voglia di mandare un messaggio alle rivali per lo scudetto. Il Milan, invece, riparte dall’1 a 1 di San Siro. Con quel rigore di CR7 nel finale che scatenò decise reazioni in casa rossonera. Servirà un’impresa alla squadra di Pioli per accedere alla finale. Tanto più che i rossoneri non potranno contare su Ibrahimovi­c. Il campione svedese, con la sua classe e con la sua personalit­à, sarebbe stato prezioso in una gara così delicata anche dal punto di vista emotivo. Alla fine le due pedine chiave per il Milan potrebbero essere Paquetà e Bonaventur­a. Il secondo conta i giorni che lo separano dall’addio al pianeta rossonero mentre il brasiliano, una delle grandi delusioni della stagione, ha questa e poche altre occasioni per riconquist­are la fiducia del Milan. Pioli probabilme­nte spera di trovare una Juve meno affamata del solito. In questo ciclo di ferro che aspetta la formazione di Sarri non c’è dubbio che la Coppa Italia sia il vaso di coccio tra due obiettivi primari come Champions e scudetto. Ma il tecnico rossonero sa benissimo che per andare avanti servirà comunque una notte speciale. Con un Milan capace di andare oltre i propri attuali limiti.

 ?? LAPRESSE ?? Milanesi Stefano Pioli, 54 anni, e Antonio Conte, 50, a San Siro durante l’Inter-Milan dello scorso febbraio
LAPRESSE Milanesi Stefano Pioli, 54 anni, e Antonio Conte, 50, a San Siro durante l’Inter-Milan dello scorso febbraio

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