Nole gela lo Us Open «Difficile giocare» Pure Nadal ha dubbi
Povera New York. Si affanna per organizzare lo Us Open e forse anche il Masters 1000 di Cincinnati, ma nessuno è contento. L’idea di andare a giocare nella Grande Mela fa storcere il naso a molti top player. In primis Novak Djokovic, il numero 1 al mondo che ha detto: «Giocare a New York è difficile. Direi quasi impossibile». Nole, che si trova a Belgrado dove si sta preparando per l’Adria Cup, il torneo da lui organizzato in diverse città balcaniche, ha commentato i protocolli organizzativi previsti per Flushing Meadows: «Sono misure estre- me - ha spiegato Djokovic—.
Dovremmo subire due o tre test a settimana e dormire in hotel vicini all’aeroporto. Inoltre avremmo diritto ad una sola persona dello staff senza allenatori, preparatori e fisioterapisti. Capisco che ci sono motivi finanziari che spingono a far giocare il torneo ma mi sembra tutto troppo complicato». Rafa Nadal e la numero 1 al mondo femminile Ashleigh Barty hanno messo davanti la salute ritenendo ancora rischioso spostarsi in un altro continente per gareggiare. Mentre Federer non si esprime e nemmeno si allena. Intanto, mercoledì, è prevista una riunione virtuale tra il numero 1 dell’Atp Andrea Gaudenzi e i rappresentanti dei giocatori per il fare punto della situazione e definire il calendario degli ultimi appuntamenti. Si conoscerà finalmente anche il destino dello Us Open. Comunicazioni ufficiali sono attese per il 15 giugno. f.co.