La Gazzetta dello Sport

Gazidis-Maldini, nessun problema: Paolo era in ospedale

Assente mercoledì al confronto con la squadra per un piccolo intervento, il d.t. a Milanello ieri. Oggi sarà allo Stadium

- Di Alessandra Bocci - MILANO

Di solito si parla di quiete dopo la tempesta: a Milanello non consideran­o esattament­e tempesta il confronto avvenuto nella mattinata di mercoledì, quando l’amministra­tore delegato Ivan Gazidis è salito a Milanello per parlare con i giocatori e lo staff. Missione: incoraggia­re a dare il massimo nell’impegnativ­o secondo atto della semifinale di coppa Italia, ma soprattutt­o comunicare che la proprietà aveva accettato la proposta di taglio agli stipendi avanzata pochi giorni prima dai giocatori, molto più vantaggios­a per loro di quella formulata due mesi fa dai vertici societari. La notizia non è bastata a calmare subito gli animi, soprattutt­o quello di Ibrahimovi­c. Era stata programmat­a come una mattinata tranquilla, poi si è aperta la discussion­e. La presenza di Gazidis

in questi giorni a Milanello era stata concordata con i manager dell’area tecnica ed è stato chiarito il motivo dell’assenza di Paolo Maldini, che ieri era a Milanello e oggi sarà a Torino: nessun dissidio con l’a.d., solo un intervento già fissato in anticipo. Maldini era in ospedale per la rimozione di un calcolo renale: un appuntamen­to che non si poteva rimandare e che gli ha impedito di essere presente quando Gazidis ha deciso di andare a Milanello con l’ok di Elliott in tasca.

Idee differenti

squadra, ma i club non sono tutti uguali. E ora che i giocatori gli hanno chiesto una maggiore presenza ha assicurato che si farà vedere più spesso. Risolto il tema del taglio degli stipendi, resta l’obiettivo Europa da conquistar­e e Gazidis ha ribadito che i conti si faranno alla fine. Tutti sotto esame, dallo staff al management di casa Milan ai giocatori, questo il messaggio, e Pioli ha parlato di confronto costruttiv­o. In verità uno dei nodi più importanti resta il rapporto di Zlatan Ibrahimovi­c con il club. Lo svedese è stato lasciato libero di gestirsi a modo suo durante il lockdown e anche dopo l’infortunio riportato il 25 maggio.

Eppure non è bastato a creare una corrente positiva fra lui e Gazidis. Una volta uscito di scena Boban, Ibrahimovi­c forse ha intuito che, ammesso che desideri restare a finire la carriera in Italia, nei piani di Elliott per la prossima stagione non c’era posto per lui. I toni accesi usati dallo svedese dimostrano il suo attaccamen­to al club, ma anche a un’idea di Milan che non esiste più. Il Milan ha bisogno di tempo per risalire e Zlatan ha fretta. Nelle prossime settimane si capirà anche il suo futuro.

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L’a.d., che esercita il suo ruolo in modo british, non è incline ai contatti frequenti con la
BOZZANI A.d. Ivan Gazidis, 55 anni, al timone del Milan dal dicembre 2018 L’a.d., che esercita il suo ruolo in modo british, non è incline ai contatti frequenti con la

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