Che Stadium sarà?
Riapre casa Juve con 300 persone tra vuoti e silenzio Nuove esultanze, solo 6 raccattapalle e un minuto di silenzio per i morti Covid
Prove di stadio ai tempi del coronavirus. Ieri pomeriggio chiunque sia passato nei pressi dell’Allianz si sarà domandato il perché di quella musica a tutto volume. No, non era una festa (anche perché vietata), solo un controllo audio prima del ritorno alla quasi normalità. Stasera la casa della Juventus riaprirà le porte 96 giorni dopo l’ultima volta ma solo per i calciatori e altri selezionatissimi (e controllatissimi) invitati, e forse una delle poche cose che non verrà stravolta dalle rigide regole post pandemia sarà la playlist. La squadra di casa entrerà in campo per il riscaldamento un’ora e mezza prima del fischio d’inizio, con Leonardo Bonucci in testa al gruppo come d’abitudine, sulle note di Thunderstruck degli AC/DC, solo che non ci sarà nessuno sugli spalti a rispondere all’applauso del difensore. Non è la prima volta che allo Stadium si gioca senza pubblico: era già successo l’8 marzo per Juventus-Inter, ma dalle porte socchiuse di tre mesi fa si è passati a quelle sbarrate di oggi, indispensabili per una ripartenza in sicurezza: non più 500 persone ammesse ma 300, con un cerimoniale rigidissimo che scandisce tutte le varie fasi dell’evento, per limitare i contatti a quelli, inevitabili, in mezzo al campo.
Percorsi e orari
La nuova liturgia del pallone prevede silenzio, sanificazione, vuoto ma soprattutto distanza. Tutto è stato studiato nei minimi dettagli perché le squadre possano evitarsi fino al fischio d’inizio: percorsi e orari differenziati dagli spogliatoi al campo e viceversa così come all’antidoping. Stesso discorso per gli arbitri, e tutti dovranno portare la mascherina fino al momento di entrare in campo. Lo sguardo degli organizzatori sarà costantemente rivolto all’orologio, perché ogni momento, dall’arrivo allo Stadium in poi, è stato scadenzato. Negli spogliatoi ci si cambierà a gruppi, con l’esplicita richiesta di fare in fretta. Non ci saranno mascotte né bimbi felici ad accompagnare i giocatori in campo (restrizioni già in vigore per Juventus-Inter) e i 6 raccattapalle ammessi dovranno essere maggiorenni.
Steward e stampa
sottoporsi a termoscanner e saturimetro e consegnare l’autocertificazione al momento di entrare. Non ci saranno riprese all’interno degli spogliatoi né zone miste, ma interviste con domande da studio tramite auricolare sanificato e monouso. Anche gli orologi utilizzati per la goal line technology andranno igienizzati prima di cominciare, così come per gli spogliatoi bisognerà mostrare il certificato di avvenuta sanificazione.
Minuto di silenzio
I pasti per i giocatori saranno preparati e confezionati dai cuochi delle squadre, mentre agli altri ospiti verranno distribuiti cestini monoporzione. Non dovrebbero esserci effetti particolari per compensare l’assenza di pubblico sugli spalti, al massimo la Juventus proverà a riscaldare l’ambiente con i soliti giochi di luce. Al resto dovranno pensare i giocatori, ai quali toccherà ingegnarsi anche per trovare nuovi modi di festeggiare un gol: banditi gli abbracci e le esultanze di gruppo, naturalmente, così come è vietato avvicinarsi troppo all’arbitro: chissà se questo servirà a diminuire le proteste. Prima della gara verrà osservato un minuto di silenzio per vittime COVID-19 e poi applaudiranno tre rappresentanti del servizio sanitario nazionale presenti in campo.
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