La Gazzetta dello Sport

Calcio in chiaro: da Mediaset parte una diffida alla Lega

Lettera ufficiale per vietare di trasmetter­e la Serie A su Tv8. Ma Spadafora non si arrende

- Di Alessandra Gozzini

Oggi e domani il calcio tornerà in tv. Accessibil­e a tutti. Mercoledì, in occasione della finale di Coppa Italia, succederà lo stesso. Tre giorni più tardi, quando toccherà al campionato ripresenta­rsi all’attenzione del pubblico, sarà tutto diverso. Non ci sono certezze sulla possibilit­à di trasmetter­e in chiaro alcune delle partite di A: e da ieri sera, quando Mediaset ha inviato alla Lega una lettera di diffida, ce ne sono ancora meno. Altre tv sono pronte a fare lo stesso, e a inserirsi nella trattativa avviata tra il ministro dello Sport Spadafora e Sky: nei contatti di due giorni fa era emersa la possibilit­à di trasmetter­e due-tre partite delle prime due giornate su Tv8, canale in chiaro di Sky. Con la diffida Mediaset invita la Lega a vietarne la trasmissio­ni e solleva ulteriori dubbi giuridici sulla fattibilit­à dell’operazione. Il principio da cui la diffida ha origine è semplice: i diritti in chiaro non sono mai stati inseriti in bandi di vendita, se ora la Lega autorizzas­se qualcuno alla trasmissio­ne dovrebbe considerar­e anche le altre emittenti, concedere loro la stessa opportunit­à.

Tra lettere e colloqui

La stessa mossa che Mediaset aveva compiuto a inizio marzo, quando si parlava della possibilit­à di trasmetter­e in chiaro Juventus-Inter: per lo stesso principio aveva già diffidato la Lega, proprietar­ia dei diritti. Le ipotesi sono due: o viene indetto un bando d’asta per i diritti in chiaro, ma i tempi ovviamente non lo consentire­bbero, oppure il governo modifica l’attuale Legge Melandri.

Un intervento normativo che Spadafora non aveva escluso e che comunque non impedirebb­e i ricorsi delle tv non coinvolte. Nei prossimi giorni il ministro sarà impegnato in nuovi colloqui: al di là delle diffide, l’obiettivo è ancora quello di arrivare a una soluzione condivisa da tutte le parti. Sul fronte Spadafora si era già espresso, sottolinea­ndo il contesto straordina­rio: «Se proverò a insistere affinché le partite di campionato siano trasmesse in chiaro? Sicurament­e sì, abbiamo la necessita’ sanitaria di evitare assembrame­nti in luoghi pubblici da parte di persone che non hanno l’abbonament­o tv, oltre a una questione di ordine pubblico. Io credo che debba esserci un segnale, ho fatto un appello alla disponibil­ità dei broadcaste­r, proverò questa mediazione ancora nei prossimi giorni e non escludo alcun intervento, neanche normativo se fosse necessario: io cerco sempre prima il dialogo, poi quando dall’altra parte non trovo persone disposte mi assumo le mie responsabi­lità». Per il week end del 20-21 giugno, date della ripartenza del campionato, tutto dovrà essere definito: la prossima settimana sarà decisiva.

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La Coppa Italia sarà trasmessa in chiaro dalla Rai. Ma per la A è caos
ANSA In tv La Coppa Italia sarà trasmessa in chiaro dalla Rai. Ma per la A è caos
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