La Gazzetta dello Sport

ATALANTA

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(27%). Questo anche perché la Roma arriva spesso al tiro (16 volte a gara – dietro solo la Juventus con 18 – di cui 7 in media sono diretti in porta). E anche il numero degli expected gol (la misura della probabilit­à che ha un determinat­o tiro di diventare poi effettivam­ente gol) è alto: 2,1 a partita, dietro solo a quello dell’Atalanta (2,5) ma davanti a quello delle altre big: Inter 1,96, Juve 1,79 e Lazio 1,63. Il che, sostanzial­mente, vuol dire che la costruzion­e della manovra gialloross­o ha un livello di qualità discretame­nte alto.

Dominio e possesso

Tutto ciò, ovviamente, nasce anche dallo stile di gioco della Roma, che cerca sempre di avere la palla tra i piedi, di giocare corta e di andare a riconquist­are il pallone, spesso e volentieri nella metà campo avversaria. Il concetto sostanzial­mente è questo: quando la palla ce l’hanno gli altri bisogna pressare alti, quando ce l’ha la Roma va costruito il pericolo basandosi anche sul possesso palla. Ed infatti, da questo punto di vista, la Roma è quella che in percentual­e ha di più il pallone (56%, meglio solo la Juventus con 57%, poi Atalanta 54%, Lazio 52% e Inter 51%). E anche nella precisione dei passaggi la Roma è seconda (86%, la Juve è a 88%), esattament­e come nei passaggi chiave (56%, Atalanta in vetta con il 59%) e la penetrazio­ne negli ultimi 30 metri avversari: 46 volte a partita, contro le 49 dei bergamasch­i, mentre la Juve si ferma a 45, la Lazio a 42 e l’Inter a 41. Insomma, per vincere le partite bisognerà essere offensivi. Fonseca parte da un’ottima base, ora vuole anche migliorare...

La Roma tornerà in campo il 24 giugno, contro la Sampdoria. Fino alla fine 12 gare, di cui 6 in casa e 6 fuori. La Roma ha la necessità di vincere più gare possibile per agganciare il 4° posto. Poi alla fine del campionato ci sarà l’avventura in Europa League, con la Roma che negli ottavi di finale si ritroverà di fronte il Siviglia dell’ex d.s. Monchi

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