Fifa pro calciatori: mercato flessibile e 3 cambi di maglia
C’è l’ok al prolungamento dei contratti Scambi possibili pure a stagione in corso
Non si parla soltanto di calendari e format di Champions, Europa League, Europeo e campionati. La crisi causata dal Covid-19 ha obbligato anche la Fifa a intervenire con la distribuzione di fondi alle federazioni, i suggerimenti sanitari e, infine, l’adattamento di alcuni articoli dello statuto dei calciatori alla nuova situazione. Soprattutto per quanto riguarda contratti e date del mercato, ecco le nuove linee guida
Calciatori disoccupati? Quest’anno il rischio c’è. Per combatterlo, ecco l’autorizzazione a giocare per tre club diversi (e non due) nella stessa stagione. Il mercato in questa estate folle? Sarà comunque tutelato il club di appartenenza, per impedire che il giocatore vesta subito la maglia della nuova squadra mentre la “vecchia” gioca ancora. Cause alla Fifa? Spese legali quasi azzerate. E qualche altra deroga — temporanea — alle regole.
Fifa e leggi nazionali
Sarà un finale di stagione complicatissimo, dentro e fuori dal campo, causa virus. Con centinaia di partite concentrate in un paio di mesi e con questioni contrattuali e regolamentari non secondarie. La Fifa ha così deciso di intervenire per attenuare, se possibile, le conseguenze. Ieri da Zurigo sono arrivate le linee guida, dopo tredici riunioni del Bureau di Infantino con tutti gli stakeholder. Si tratta di “emendamenti temporanei” al regolamento sullo status dei calciatori e sui trasferimenti. La questione centrale si riassume naturalmente nella durata controversa dei contratti dei calciatori e nelle finestre di mercato. I regolamenti di Zurigo andranno implementati dalle leggi nazionali.
Meglio il vecchio club
Di questi tempi, con l’Europeo che doveva cominciare oggi a Roma, staremmo già parlando delle nuove stelle ambite dai top club (in caso, libere anche di firmare nuovi contratti). Ma adesso? Con la stagione prolungata di uno o due mesi? Con la Champions d’agosto? La raccomandazione è sempre quella: un calciatore può trasferirsi da un club a un altro, ma non potrà vestire la nuova maglia fino all’inizio della prossima stagione. Per cui l’invito ai club è di far slittare l’inizio dei nuovi contratti, allungando quelli in scadenza.
Il trasferimento
Stiamo parlando di “inviti” e “raccomandazioni”. Perché la Fifa sa di non poter prevalere sulle leggi nazionali e sui contratti privati. Prendiamo il caso di scuola: un giocatore di un club impegnato fino al 30 agosto ha già (legittimamente) firmato con un club la cui nuova stagione comincia invece il 1° luglio. Cosa succede? Per chi gioca? La Fifa chiede che la priorità sia data al club di appartenenza che deve finire la stagione (per mantenere l’integrità della competizione) e quindi suggerisce un allungamento del contratto di due mesi. Le parti potrebbero però propendere per il nuovo accordo. In questo caso, sarà valutata la specifica situazione: c’è il rischio che il giocatore non possa essere registrato e neanche schierato finché il vecchio club non finisce le sue partite.
Tre club, non due
Un altro punto della riforma temporanea è la possibilità di giocare nella stessa stagione per tre squadre diverse. La regola prevede un massimo di due squadre: un eventuale terzo trasferimento diventerebbe effettivo dalla stagione successiva. Ma adesso, per evitare rischi di disoccupazione dei giocatori, c’è l’ampliamento temporaneo.
Date mercato
Al mercato serve flessibilità, secondo la Fifa. Ecco quindi la novità. Le federazioni potranno far partire il mercato estivo della stagione 2020-21 prima che finisca la stagione 2019-20. Ma a determinate condizioni: la sovrapposizione non superi le 4 settimane; nessuna operazione incida sulla stagione in corso; la sessione estiva non duri oltre 12 settimane. Saranno
le federazioni a decidere le date nazionali (e chissà che la nostra non decida di anticipare ai primi d’agosto il mercato fissato il 1° settembre).
Controversie
Agevolazioni finanziarie per le parti coinvolte in controversie davanti alla Fifa, relative a qualsiasi reclamo tra il 10 giugno 2020 e il 31 dicembre 2020: non sarà richiesto il pagamento di un anticipo delle spese e non saranno ordinate spese procedurali. Per le domande presentata prima del 10 giugno 2020, e non ancora decise, l’importo massimo delle spese sarà pari all’anticipo già pagato.