New York gioca l’ultima carta: voli charter per tutti i giocatori
Filtrano indiscrezioni dalla riunione che mercoledì pomeriggio ha visto partecipare circa 400 persone, tra giocatori e coach, assieme ai vertici del tennis, a partire dal presidente Atp Andrea Gaudenzi e dalla fresca direttrice dello Us Open, Stacey Allaster. La questione è come sempre legata al calendario e, soprattutto, alla disputa dei tornei negli Stati Uniti. All’incontro via web non hanno partecipato Roger Federer e Rafa Nadal, mentre non è voluto mancare Novak Djokovic, a capo del consiglio dei giocatori. Se la questione terra battuta è ormai abbastanza chiara, con i tornei di Madrid, Roma e il Roland Garros fissati in successione dal 14 settembre in avanti, New York e Flushing Meadows restano appese a un filo. Da quanto si è saputo, se il torneo si giocherà, le date resteranno quelle originarie, ovvero dal 31 agosto al 13 settembre, con la possibilità che la settimana prima si possa giocare “in trasferta” il Masters 1000 di Cincinnati, cancellando quindi le qualificazioni dello Slam. Ma invece che del rischio contagio, buona parte dei giocatori è contraria alle misure di sicurezza, ritenute troppo restrittive. Milos Raonic, ad esempio, si è duramente opposto alla decisione di far viaggiare soltanto un membro del team assieme ai giocatori.
Tutti insieme
Atp e Wta hanno messo a disposizione voli charter da Parigi e Londra con direzione New York, coprendo tutte le spese di viaggio di giocatori e tecnici, così come quelle di alloggio in uno degli hotel del Queens vicino a Flushing Meadows. Tutti dovranno alloggiare nello stesso posto e non sarà possibile spostarsi a Manhattan, cuore della Grande Mela. Questi provvedimenti fanno comunque gola a molti dei giocatori meno “blasonati” che si troverebbero a risparmiare tutte le spese vive e a gareggiare senza i rivali più pericolosi. L’altra questione che ha fatto storcere il naso è stata la riduzione del montepremi, che la federazione Usa ha annunciato sarà più basso rispetto ai 42 milioni di dollari (circa 38 milioni di euro) dello scorso anno. Il più deciso a rivendicare la questione economica è stato Marin Cilic che ha proposto una votazione in merito. All’inizio della prossima settimana, ogni dubbio sarà sciolto. f.co.